Perugia, green pass con falso certificato: a processo medico e paziente

Medico 60enne di Perugia e paziente a processo. Si tratta del primo processo in Umbria ad un medico che avrebbe redatto un falso certificato di guarigione dal Covid a una sua paziente. In poche parole, per gli inquirenti si sarebbe trattato di un espediente per far ottenere il green pass alla paziente. Secondo l’ipotesi della Procura di Perugia la donna avrebbe “istigato”  il medico della Usl Umbria 1 a “redigere il certificato di guarigione da Covid attestando falsamente la guarigione della malattia, nonostante la paziente non l’avesse mai contratta”.  Ieri il giudice per l’udienza preliminare  ha rinviato a giudizio il medico e la paziente.  I fatti risalgono al gennaio scorso, le indagini sono state portate avanti dai Carabinieri del Nas di Perugia. Ora sarà il Tribunale del capoluogo umbro a decidere se i due vanno condannati o assolti. Il processo inizierà ad aprile del prossimo anno. In aula l’accusa sarà sostenuta direttamente dal Procuratore capo Raffaele Cantone mentre gli imputati saranno difesi dagli avvocati Ubaldo Minelli, Vittorio Lombardo e Rita Urbani. Rischiano una pena che va dai tre mesi ai due anni. Il medico si è difeso durante l’interrogatorio sottolineando di “non aver mai certificato l’avvenuta guarigione” ma ci sarebbe stato un malinteso in occasione dell’inserimento nel sistema, “non avendo più a mente il fatto che nell’ottobre precedente i test antigenici prevedevano ancora una conferma con il molecolare”.