Perugia, misura interdittiva nei confronti di agente immobiliare e commercialista. Rapporti d’affari con ambienti ‘ndrangheta.

E’ stata la Direzione distrettuale antimafia dell’Umbria a chiedere al Gip del Tribunale di Perugia la misura interdittiva nei confronti di due professionisti di Perugia. Così questa mattina – dopo la decisione del Gip – i Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Perugia hanno eseguito l’ordinanza del giudice notificata a S.G. di 54 anni e F.M. di 45 anni, sospesi dalla professione di agente immobiliare per un anno e di commercialista per nove mesi. L’indagine è partita nel giugno dello scorso anno e riguardava presunti rapporti  tra l’agente immobiliare, residente a Perugia ma originario della Locride, e alcuni soggetti attigui agli ambienti della ‘ndrangheta. L’attività investigativa dei Carabinieri si è avvalsa anche di intercettazioni telefoniche oltre alle tradizionali tecniche di indagine. Alla fine sarebbero emersi rapporti tra l’agente immobiliare e un commercialista locale, nominato dal Tribunale di Perugia commissario liquidatore nell’ambito di una procedura fallimentare. L’indagine avrebbe scoperto il ruolo di S.G. nell’interferire ” sul regolare svolgimento di una gara per la vendita all’asta di un capannone del valore di 350 mila euro, da una parte approfittando del proprio rapporto confidenziale di vicinanza al professionista, dall’altra tentando di assoggettarne l’operato facendo leva su legami con personaggi del contesto socio-criminale della regione di origine”.  Così  è stato possibile per l’agente immobiliare convincere il commissario liquidatore a dare le notizie relative all’esistenza di partecipanti, potenziali suoi concorrenti , pretendendo poi di accettare un’offerta pervenuta oltre la scadenza prevista. Anche in questo caso avrebbe convinto il commissario ad accettare i suoi consigli ricordando le amicizie  con gli stessi personaggi calabresi.