Reinfezioni Umbria: 98 casi dopo seconda dose di vaccino. Oggi regione tutta rossa

Perugia – “Non basta dire che uno si è vaccinato ed ha contratto il Covid”, così il commissario all’emergenza Covid Massimo D’Angelo si è espresso sul rischio di reinfezioni. ” Bisogna capire – ha aggiunto D’Angelo – se il virus lo ha contratto dopo la prima o dopo la seconda somministrazione, oltre a valutare dopo quanti giorni dalla seconda somministrazione”. C’è, inoltre, sostengono gli esperti, la necessità  di sequenziare il virus con cui la persona si è infettata”.

Il tema delle reinfezioni sta diventando anche in Umbria di grande attualità dopo ben 98 casi di positivi registrati nella nostra regione dopo la seconda dose del vaccino, di questi 41 sono operatori sanitari e 57 pazienti. Sessantasette si sono infettati entro i 7 giorni dalla seconda dose e trentuno fra l’ottavo e quattordicesimo giorno.

Secondo il direttore regionale della sanità umbra Claudio Dario la capacità protettiva del vaccino ” cresce progressivamente, all’inoculazione della seconda dose è intorno al 65%, per poi raggiungere il 95% dopo sette-dieci giorni dalla seconda dose” . Per questo l’attenzione si sposta quasi esclusivamente sui trentuno casi che si sono ammalati dopo l’ottavo giorno dalla seconda dose.

Una ulteriore ipotesi riguarda l’incidenza della varianti: ” La variante brasiliana – ha aggiunto Dario – ha causato in giro numerose reinfezioni”. Nel frattempo l’Umbria oggi rischia di diventare tutta rossa. Tra poche ore si esprimerà l’Istituto superiore di Sanità assegnando i nuovi livelli di rischio a ogni territorio sulla base dei dati epidemiologici del monitoraggio settimanale.

Mentre la Sicilia ha chance di colorarsi di giallo a partire da lunedì, l’Umbria con un Rt abbondantemente sopra 1 rischia di scivolare tutta in zona rossa.