Aeroporto San Francesco, Alitalia e Ryanar abbandonano

Una mazzata vera e propria sull’Umbria che ha il sapore di una beffa. La politica preferisce non parlare, preferisce aspettare. Silenzio anche della Fondazione Cassa di Risparmio, della Camera di Commercio e della stessa Confindustria Umbria. La Regione, ad esempio, dovrebbe spiegare le dimissioni del Presidente Mario Fagotti che, a parere di molti, se ne sarebbe andato proprio in disaccordo con Palazzo Donini. Fatto sta che la situazione è precipitata rischiando di travolgere per sempre lo scalo umbro, dopo anni di ingenti investimenti.

Alitalia se ne va, niente più voli da e per Roma. Azzera tutti i voli, sospese le prenotazioni per i primi 10 giorni di aprile ma l’intenzione è quella di cancellare definitivamente la tratta Perugia-Fiumicino. Addirittura sembra che Alitalia è preoccupata perché ci sono prenotazioni già fatte per le prossime settimane. Starebbe pensando di spostare i passeggeri su voli di altre località vicine o, in caso estremo, di rimborsare il costo del biglietto.

Lo smantellamento di Alitalia fa seguito alla decisione di Ryanair di togliere ben quattro voli su sette, cancellando Brindisi, Cagliari, Barcellona e Dusseldorf. Per l’aeroporto di Perugia si profila una lunga e pericolosa agonia con conseguenze drammatiche per tutta l’Umbria. Il silenzio di questi giorni non promette nulla di buono. Qualcuno dovrà spiegare pubblicamente, nelle sedi competenti, cosa sta succedendo. Dopo gli ingenti investimenti fatti con risorse pubbliche è più che un dovere farlo.

 

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