Allarme terremoto a Foligno: attivati esercito, protezione civile e 118. Ma è solo una simulazione
FOLIGNO – L’allarme è scattato stamani, intorno alle 8: una forte scossa di terremoto ha colpito Foligno, provocando gravi danni e feriti soprattutto all’istituto tecnico economico “Scarpellini”. Immediato l’intervento di medici, infermieri, ambulanze, uomini della protezione civile, dell’esercito e dei vigili del fuoco, intervenuti sul posto con diversi mezzi. Niente panico però perché, fortunatamente, si è trattato solo di un’esercitazione denominata “Mass casuality incident”, organizzata dal Centro di selezione e reclutamento dell’esercito con l’obiettivo di far capire alle nuove generazioni, che non hanno vissuto il grave sisma del 1997, cosa accade quando ci si trova di fronte a catastrofi naturali di questo genere. L’iniziativa rientra in una quattro giorni di formazione promossa dall’Esercito, con i coinvolgimento di personale medico militare e della Usl Umbria 2.
I lavori sono iniziati con la presentazione dell’evento a cura del colonnello Pasquale Rosario Rinaldi, poi il generale di brigata Luca Covelli, Comandante del Centro di selezione, ha dato il benvenuto a alle autorità e agli operatori intervenuti ed è scattata l’esercitazione che ha coinvolto una quarantina di studenti e alcuni insegnanti, che hanno simulato di essere rimasti feriti o intrappolati sotto le macerie.
La protezione civile ha attivato la procedura prevista in caso di terremoto a Foligno; il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha attuato la messa in sicurezza dell’edificio e l’evacuazione del personale ferito con tecniche Saf; il personale sanitario del 118 di Foligno, medici, infermieri e psicologo del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito, hanno messo in campo la propria competenza e professionalità per soccorrere e supportare gli studenti rimasti “feriti” a causa dell’evento, il tutto sotto l’occhio attento del personale della Croce rossa militare, intervenuto per formare e valutare i ragazzi intervenuti. Per rendere il tutto più verosimile sono state anche installate tende da pronto soccorso, mentre alcune ambulanze sono state utilizzate per prestare aiuto alle “vittime” e trasportare i “feriti” in un pronto soccorso creato per l’occasione nei pressi dell’ospedale San Giovanni Battista. Il tutto, ovviamente, senza interferire con le attività svolte all’interno del presidio ospedaliero.