Anche a Perugia c’è Urban Nature

PERUGIA – Si è tenuta questa mattina, contemporaneamente in 50 città italiane, l’iniziativa del Wwf “Urban nature”, alla scoperta della natura in città, in collaborazione con l’associazione nazionale musei scientifici e Csmon-life. Un progetto che si propone di attivare diverse campagne da sviluppare attorno ad una serie di tematiche ambientali.

A Perugia la sede scelta per l’evento, cui hanno partecipato il vice sindaco Urbano Barelli e la consigliera di Crea Perugia Angela Leonardi,  è stato l’ostello della gioventù presso il parco Chico Mendez.

Aprendo l’incontro il presidente di WWF Perugia Sauro Presenzini ha tenuto a sottolineare che sono proprio gli uomini che, con i loro comportamenti spesso invasivi, vanno a disturbare gli animali nei rispettivi habitat. Per questo il Wwf si propone di avvicinare le persone alla natura forte di un’esperienza ormai cinquantennale.

Ciò con l’obiettivo di promuovere la biodiversità nel rispetto della popolazione.

La situazione complessiva del verde a Perugia, con particolare riferimento al progetto “Futuro nel verde” è stata illustrata dal vice sindaco Urbano Barelli. Quest’ultimo ha chiarito che l’attuale Amministrazione ha ereditato una situazione dei parchi molto difficile. Per reagire a ciò si è quindi deciso di dar vita ad un censimento delle aree verdi, fondamentale per avere un quadro generale su cui innestare specifiche progettualità.

Oggi queste progettualità sono in essere e sono frutto di una costante collaborazione con le associazioni cittadine; ben 98 di esse, infatti, hanno oggi in gestione un numero complessivo di 104 aree verdi a conferma di un protagonismo diffuso.

Lo step successivo, ora, è capire come si possa gestire e curare il verde in una maniera sempre più adeguata tenuto conto delle dimensioni del fenomeno. Va in questa direzione la collaborazione con il Wwf, tenuto conto delle finalità che uniscono Amministrazione e WWf stesso.

Secondo il pensiero di Barelli la gestione degli spazi verdi è determinante per attenuare gli effetti deteriori della società; ciò, tuttavia, va fatto con qualità, portando contenuti nelle aree verdi in piena condivisione con i cittadini.

“Il lavoro è lungo, ma credo che siamo sulla buona strada e che i risultati si comincino a vedere perché vi è una sensibilità diffusa che sta crescendo. Qualità dell’ambiente, infatti, significa qualità della vita di tutti noi e delle nostre famiglie”.

Barelli ha rimarcato come quello attuale sia un periodo difficile, sotto l’aspetto economico, per i cittadini, ma anche per le Amministrazioni. Nonostante ciò continuano a crescere le aspettative delle persone rispetto agli enti. Ed allora è compito del Comune di non tirarsi indietro, ma di rilanciare la sfida cercando di fare di più con meno.

Questi obiettivi, però, sono possibili solo se si riesce a dar vita ad una stretta collaborazione con le associazioni; ciò a Perugia sta avvenendo perché nel tempo il confronto è stato continuo e gli incontri innumerevoli. Il risultato di ciò è oggi sotto gli occhi di tutti: le associazioni, formate da cittadini di buona volontà, hanno dimostrato di amare la città e le aree verdi rispondendo in massa ai bandi per la gestione varati dal Comune.

Insomma è la conferma del fatto che la “green community” cresce e si potenzia: Istituzioni e cittadini, cioè, lavorano fianco a fianco per un obiettivo comune.

“Ora il momento è propizio per trasformare le buone intenzioni in buone pratiche per lasciare alle future generazioni una società migliore, una qualità della vita più alta, un futuro sostenibile”.

In tutto questo si innesta Futuro nel verde, progetto con cui l’Amministrazione ha chiesto alle associazioni di presentare iniziative che dessero una vocazione specifica ai parchi. Sono arrivati 60 progetti di comunità, strettamente legati alle realtà dei singoli parchi, utili per realizzare la cosiddetta “transizione ecologica”.

I contenuti della collaborazione tra WWf ed Amministrazione, che a breve si sostanzierà in un accordo formale, sono stati illustrati da Sauro Bargelli.

Apprezzando particolarmente la progettualità connessa a “Futuro nel verde”, il Wwf intende garantisce un concreto impegno in un due versanti. In primis procederà al raccordo degli “osservatori civici”, nominati dalle associazioni cui sono state assegnate le aree verdi. Il wwf, utilizzando il patrimonio di conoscenza dei propri volontari in materia di vigilanza ambientale, curerà lo svolgimento di momenti formativi o, se richiesto, interverrà direttamente con le proprie guardie ecologiche.

In secondo luogo il wwf si occuperà di comunicazione in informazione rivolte alla cittadinanza per la conoscenza delle peculiarità degli spazi del verde pubblico, segnalandone in particolare la specificità di bene comune utile alla promozione della salute.

All’incontro di oggi ha partecipato la consigliera di Crea Perugia Angela Leonardi, anche nella sua qualità di Presidente della consulta per il benessere degli animali.

La consigliera ha voluto rendere merito all’attuale Amministrazione di aver cambiato l’approccio sul tema del verde, perché si è capito che curare il verde significa curare le persone. In considerazione della sempre più evidente scarsità di risorse economiche a disposizione degli Enti pubblici, il Comune di Perugia ha inteso adottare un sistema complessivo molto attento che parte da una specifica e dettagliata programmazione di ogni intervento ed iniziativa; una scelta, che nei tempi correnti, è determinante per gestire in modo efficiente le risorse a disposizione.

Dunque ecco la ragione della scelta di effettuare un censimento del verde e la decisione di creare un portale dell’ambiente all’interno del sito istituzionale dell’Ente.

Le buone pratiche poste in essere dall’amministrazione si confermano dall’analisi delle segnalazioni dei cittadini che non sono più rivolte, come un tempo, al taglio dell’erba, ma riguardano proposte ed iniziative. “Insomma a Perugia è in atto un nuovo sistema: non si segnala e basta come una volta, ma si cerca di collaborare compiutamente e strettamente con l’Amministrazione. In questo percorso dobbiamo crescere ancora, partendo proprio dalle scuole. Perché i bambini quando vengono educati rispondono sempre e fanno la differenza”.

Quanto al lavoro della consulta per gli animali, Leonardi ha ricordato che l’organismo sta lavorando da tempo per consentire al Comune di dotarsi di un regolamento per il benessere degli animali che sia adatto alle specificità del territorio.

In conclusione – ritiene la consigliera – “c’è diffusa in città la sensazione che l’approccio sia cambiato e cioè che questa Amministrazione non ami stare chiusa nel palazzo, ma preferisca stare a contatto diretto con i cittadini. Questo è vero ed è confermato dal fatto che i cittadini sempre più vogliono collaborare con noi in prima persona per il benessere collettivo”.

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