Ospedale Foligno, 50mila accessi al pronto soccorso e oltre 16mila ricoveri in un anno

FOLIGNO – “L’ospedale di Foligno registra numeri importanti e rappresenta un punto di riferimento rilevante per la sanità umbra, con Spoleto diventerà terzo polo ospedaliero dell’Umbria, con possibilità di esercitare un ruolo significativo anche al livello extra regionale”. Parole dell’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, in audizione in terza commissione consiliare del Comune di Foligno, convocata sui temi della Sanità.
L’assessore ha tracciato un quadro generale dei numeri del nosocomio folignate: “Sono 323 i posti letto effettivi, (378 inclusi quelli del presidio di Trevi), 16.300 i ricoveri registrati nel 2016 e 1.135 i parti avvenuti lo scorso anno. Il pronto soccorso è il secondo dell’Umbria per casistica, con una media di 50mila accessi l’anno, che nel 2016 si sono tradotti in 235mila prestazioni. I ricoveri sono meno del 12% rispetto agli accessi: non ci sono ricoveri inappropriati. I codici bianchi rappresentano circa l’8% dei casi, i verdi circa l’82% e i rossi circa lo 0,33%: situazione tipica di tutti gli ospedali che impone di riorganizzare il sistema delle cure primarie e dei servizi territoriali”.
E ancora sugli investimenti: “Negli ultimi tempi sono stati realizzati importanti investimenti tecnologici e miglioramenti organizzativi per innalzare la qualità dei servizi e delle prestazioni e continueremo a lavorare in questa direzione per fare ancora meglio. Cercheremo di concentrare nelle vicinanze dell’ospedale i servizi generali, finora dislocati in vari punti della città, per una maggiore integrazione con la struttura ospedaliera e per risparmiare sui canoni di locazione”.
Ruguardo l’integrazione con l’ospedale di Spoleto, Barberini ha detto che: “entro aprile presenteremo il piano per una collaborazione concreta con l’ospedale di Spoleto, avviando la fase di partecipazione: si tratta di un’opportunità importante per entrambi i presidi ospedalieri, ognuno dei quali manterrà la propria autonomia specializzandosi in determinate attività”.
“L’obiettivo – ha evidenziato l’assessore – è realizzare in questo territorio un modello da replicare nel resto dell’Umbria, che possa dare risposte a tutta la regione. Foligno e Spoleto insieme possono diventare il terzo polo ospedaliero dell’Umbria e dare un contributo fondamentale alla realizzazione di un nuovo modello di sanità umbra, che punti su una rete ospedaliera di qualità e investa di più su cure primarie, servizi territoriali e prevenzione per dare risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini”

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