Assisi, assemblee alla Colussi: “O l’azienda tratta, oppure sarà sciopero”

ASSISI – O l’azienda sarà disposta a trattare, oppure si andrà diretti verso lo sciopero. E’ questo quello che è uscito dalla doppia assemblea in fabbrica di ieri, dove gli operai, nel turno della mattina e in quello del pomeriggio, hanno fatto il punto della situazione in vista degli appuntamenti della prossima settimana, quando le parti torneranno a riunirsi.

E ieri c’è stato anche l’incontro dei sindaci di Assisi e Bastia con i lavoratori. A Palazzo Cesaroni, intanto, non si smorza la polemica. Interviene il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp), chiedendo che la Regione “intervenga subito anche sul ministero dell’Economia per tutelare i lavoratori” e annunciando una interrogazione alla Giunta sulle “azioni che si intendono intraprendere, anche nel quadro nazionale per evitare la
perdita di 125 posti di lavoro, nello stabilimento di Petrignano d’Assisi, soprattutto in questo momento di crisi aziendali regionali”.

Ricci evidenzia che “il Gruppo Colussi ha dichiarato l’attivazione della procedura di licenziamento collettivo per 125 lavoratori dello stabilimento di Petrignano d’Assisi di cui 115 operai, 5 impiegati e 5 impiegati addetti della So.Ge.Sti. In assonanza con le componenti sindacali, afferenti agli stabilimenti di Petrignano, Tavarnelle e Fossano, si ritiene necessario attivarsi, nei confronti del Gruppo Colussi, per trovare soluzioni possibili che evitino ulteriori perdite di posti di lavoro in Umbria”. Claudio Ricci chiede infine “quali strategie di sviluppo economico del territorio si pensa di attivare nel breve periodo, visti i parametri negativi dell’economia regionale”.

Si era detto preoccupato della situazione anche il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Pd). “Dopo l’esubero di personale annunciato nel mese di luglio dall’azienda in occasione della presentazione del piano industriale – prosegue Leonelli – che, con orizzonte triennale, prevedeva tra 50 e 60 esuberi, a fronte di investimenti complessivi per circa 80 milioni di euro, la notizia che oggi quegli esuberi verrebbero ad essere raddoppiati suscita anche perplessità”.

“L’assessorato competente, rispondendo ad una mia interrogazione in Aula – conclude Leonelli – ha già assicurato il suo impegno a monitorare la situazione e ad adoperarsi per cercare di limitare al massimo gli esuberi ma, alla luce di questi fatti nuovi, ritengo anche necessario l’invito al confronto delle posizioni di azienda e lavoratori in sede di audizione in Seconda commissione. Il marchio Colussi, inoltre, è fortemente legato a Perugia e l’azienda ha una visibilità nazionale fortemente riconducibile al nostro territorio: si tratta di un’ulteriore ragione per mettere tutto l’impegno necessario per favorire la migliore conclusione possibile della vicenda”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.