Assisi, polemica sulla caserma di Petrignano. La Lega Nord: “Locale abbandonato”, Proietti: “Critiche sterili”

ASSISI – Botta e risposta tra la Lega Nord e la giunta di Assisi sulla caserma dei Carabinieri di Petrignano. Inizia Stefano Pastorelli, della Lega: “Giunta Stefania Proietti allo sbando il PD non riesce a raddrizzare la baracca, la caserma dei Carabinieri di Petrignano di Assisi in mano ai piccioni. Ebbene si!!!!! la tanto sbandierata azione nel territorio si scontra con l’ennesima mancanza di attenzione verso le forze dell’ordine. Da anni la Giunta Ricci aveva trovato soldi e idee progettuali per la caserma dei Carabinieri di Petrignano di Assisi, la Giunta PD che pensa di governare con i “selfie” e con i proclami sul creato ora ci dirà che sarà necessario rifare il festival dell’acqua, il suo modo di amministrare la città, e alla soglia dei due anni di amministrazione, non si occupa della Caserma di Petrignano di Assisi che oramai è diventata terreno di conquista dei piccioni che ne hanno fatto il loro luogo ideale per i loro bisogni”.

“Ovviamente noi della Lega Nord – prosegue Pastorelli –  non ci meravigliamo, basta vedere l’atteggiamento che il Governo nazionale PD ha nei confronti delle Forze dell’Ordine, grida vendetta l’ultimo fatto di Roma. Le scuse ovviamene saranno le stesse; infatti non sarà il modo di governare anzi di non governare della Proietti ma ci sentiremo dire, che se non si fanno le cose è colpa dei dirigenti. Ma di cosa vogliamo parlare, tutto torna, oramai nel menefreghismo più totale, dove si subisce la tassa di soggiorno, e la ConfCommercio aspetta ad esprimersi, dove due assessori provengono da fuori, dove si è sancito che nessun architetto in Umbria è degno di fare l’assessore ad Assisi è chiaro che la caserma dei Carabinieri di Petrignano di Assisi può aspettare ovviamente che “i Dirigenti facciano il loro operato”.

Secca smentita dal sindaco Proietti e dal vicesindaco Stoppini. “Nella foga di apparire quale concorrente in una sterile quanto inconcludente opposizione mediatica, cerca di distinguersi Stefano Pastorelli, che non può fare altro, non essendo stato premiato dagli elettori per entrare in consiglio comunale, se non giocare a chi la spara più grossa. Lo fa, però, incorrendo in un vero e proprio infortunio: le sue ultime affermazioni sulla Caserma dei Carabinieri di Petrignano, riportate da taluni organi di stampa, dimostrano l’approssimazione con cui sono trattati argomenti per l’opinione pubblica, che non merita di essere fuorviata con notizie infondate”.

“Accusando strumentalmente l’Amministrazione di non occuparsi “della Caserma di Petrignano di Assisi che oramai è diventata terreno di conquista dei piccioni” Pastorelli dimostra a tutti di non sapere nemmeno quale sia attualmente la sede dei militari dell’Arma di stanza nella frazione di Petrignano, e sproloquia, chiedendo all’Amministrazione di intervenire su un edificio privato, quello che chiama erroneamente “Caserma dei Carabinieri”. Come tutti i cittadini di Petrignano, e non solo, sanno, si tratta di locali privati che hanno in passato ospitato i Carabinieri, locali già oggetto di una ordinanza di sgombero per inagibilità a seguito del sisma 2016: sugli edifici privati non vi può essere alcun intervento dell’Ente Pubblico. La nuova caserma dei Carabinieri di Petrignano si trova in piazza San Pietro, è un edificio migliorato sismicamente, con le necessarie certificazioni della regione Umbria, con completa accessibilità e (grazie esclusivamente all’impegno della giunta Proietti) ora dotata di un garage annesso, infrastruttura indispensabile perché i militari possano fruire dello stabile, problema che la precedente amministrazione, che pure aveva promosso il progetto, non aveva ritenuto di risolvere”.

“Perciò l’ottimo lavoro di dirigenti e dipendenti è stato vanificato dall’attendismo della politica, che aveva lasciato marcire il problema. invece di risolverlo. Quello che non hanno fatto le giunte Ricci-Lunghi, lo ha fatto l’attuale giunta, ma lo slittamento dei tempi ha fatto sì che i locali siano soggetti alle nuove disposizioni intervenute dopo il sisma del 2016, a seguito delle quali l’Arma ha richiesto ulteriori certificazioni al Comune. E’ inaccettabile che tanta disinformazione, smentita dai fatti, dagli atti e dagli stessi Cittadini, sia propinata al pubblico con tanta, troppa leggerezza. Criticare è lecito, specialmente se la critica vuole essere costruttiva e tesa ad aiutare la città a migliorare, ma non si possono diffondere notizie non vere o manipolate, perché tutto ha un limite e si potrebbe essere chiamati a risponderne davanti ai Giudici”.

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