Ast, la linea di laminazione a caldo resta ferma anche martedì, le Rsu protestano. Ieri paura per un incidente al Pix1

TERNI – Un incidente per fortuna senza gravi conseguenze si è verificato nel reparto Pix1. Per cause ancora in fase di accertamento un rotolo d’acciaio, appeso a un carroponte è precipitato per diversi metri, finendo la sua corsa ad altezza d’uomo a pochi metri da terra. Nessun operaio è rimasto ferito visto che in quel momento nessuno si trovava nei paraggi. Una serie di controlli sono stati compiuti nel corso della giornata per capire come sia potuto accadere. Di sicuro il fatto fa salire la raggia degli operai e della Rsu. La stessa Rsu che protesta per anche per lo “stop” della linea di laminazione.

Un giorno in più di fermata nella linea di laminazione a caldo, Lac10, del reparto Pix2 provoca l’ennesimo scontro all’Ast tra le Rsu e l’azienda. La protesta dei rappresentanti dei lavoratori è scaturita in seguito alla comunicazione data oggi dall’acciaieria che il Lac10 oltre alle fermate sindacali di domenica e lunedì rimarrà ferma anche martedì per tre turni, per poi ripartire alle 6 di mercoledì.

La decisione, comunicata prima telefonicamente e poi tramite mail, sarebbe dovuta ad “esigenze di reparto”.
Le Rsu, che già ieri avevano protestato per la nuova organizzazione del lavoro, ritengono “l’atteggiamento dell’azienda grave e irrispettoso nei confronti dei lavoratori, che per l’ennesima volta si vedono comunicare all’ultimo minuto, senza un precedente confronto sindacale” la fermata di un impianto “con motivazioni insufficienti, superficiali e assolutamente non chiare”.

“Continuiamo a registrare – dicono ancora le Rsu – che solo i lavoratori seguitano a pagare dal punto di vista economico le scelte dell’azienda, che tra l’altro potrebbero non garantire il raggiungimento dei livelli produttivi prefissati”.

Le Rsu, che da settimane polemizzano con l’azienda per i livelli di sicurezza dopo la riorganizzazione del lavoro tanto da aver richiesto l’intervento di Asl e Ispettorato del lavoro, richiedono inoltre un incontro urgente alla direzione aziendale rispetto ai volumi produttivi di aprile di tutto lo stabilimento.

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