Ast, muore operaio di una ditta esterna, sciopero per tutta la giornata, le reazioni

TERNI – Un operaio che stava lavorando presso il centro di finitura dell’Ast è morto questa mattina durante una manovra di spostamento di materiale ferroso. L’uomo, Enrico Pezzanera 62 anni, era il titolare di una ditta esterna e si trovava nello stabilimento di vocabolo Sabbione insieme al figlio. Quest’ultimo era alla guida del mezzo che stava spostando i rottami di ferro.  Il giovane, secondo una prima ricostruzione, per cause in corso di accertamento, avrebbe improvvisamente colpito, con uno dei suoi bracci metallici, il padre, che era a terra, schiacciandolo contro un muretto e decapitandolo.

Dopo l’incidente i sindacati hanno proclamato lo sciopero per l’intera giornata, per tutto il sito dell’Ast e le ditte terze. L’astensione dal lavoro, che garantirà comunque la messa in sicurezza degli impianti, comprenderà anche i lavoratori del turno di notte. L’attività produttiva riprenderà quindi alle 6 di domani.

In una nota Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl esprimono “massima solidarietà e vicinanza alla famiglia coinvolta” e ribadiscono che “i temi della salute e sicurezza dei lavoratori non possono essere di secondaria importanza all’interno del mondo del lavoro”. Per i sindacati l’attenzione “deve essere intensificata nel sistema degli appalti, attraverso regole e protocolli definiti, soprattutto oggi in una fase di difficoltà in cui il gruppo Ast si trova”.

Appresa la notizia il sindaco Leopoldo Di Girolamo si è recato allo stabilimento e quindi nell’abitazione della vittima per far visita alla famiglia. “La sicurezza sul lavoro è un tema centrale che non può essere messo in discussione in qualunque fase di un’azienda. Il rispetto della vita dei lavoratori che a vario titolo operano all’interno dello stabilimento viene sopra ad ogni altra considerazione di tipo produttivo od economico. Esprimo vicinanza ai colleghi di lavoro, alle rappresentanze sindacali che ho anche avuto modo di incontrare davanti ai cancelli  della fabbrica.  Viviamo un momento di grande apprensione per le dinamiche della produzione e lavorazione dell’acciaio a Terni. Notizie di episodi gravi come quella di oggi rendono il clima ancora più pesante e triste, ma dobbiamo trovare sempre la forza di reagire, di continuare ad operare per un futuro costruito sul lavoro, sulle capacità produttive di questa città che sono di primaria importanza e che purtroppo vedono anche tributi di vite umane, come quello di oggi e come quello avvenuto pochi giorni orsono a Collepaese.  Terni paga un prezzo alto sul fronte della lavoro ed è  anche per onorare questi lavoratori che sono venuti così tragicamente a mancare che dobbiamo andare avanti nella nostra vocazione industriale e produttiva”.

Il sindaco ha poi reso visita alla famiglia della vittima: “Ho voluto esprimere tutta la vicinanza della città e dell’Amministrazione Comunale. Un abbraccio sentito alla vedova, alla figlia, e al figlio rimasto coinvolto nel tragico incidente, affinché possano trovare la forza per affrontare questa perdita così rilevante e garantire inoltre un futuro alla azienda che era motivo di orgoglio per un artigiano profondamente dedito al lavoro, quale era Enrico Pezzanera”.

Cordoglio del mondo politico, istituzionale e sindacale è stato espresso per questa tragedia, l’ennesima nel mondo sul lavoro umbro, che piomba su una città in ansia per le sorti dell’Ast.

All’inizio della seduta odierna dell’Assemblea legislativa il presidente Eros Brega ha dato notizia dell’incidente sul lavoro accaduto proprio poco prima dell’inizio del Consiglio. Nell’esprimere il cordoglio dell’Assemblea umbra, Brega ha invitato l’Aula a osservare un minuto di silenzio. A nome di tutto il gruppo del Partito democratico, il capogruppo in Consiglio regionale, Renato Locchi ha espresso “commozione e cordoglio”.

Per la presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, “ogni incidente mortale sul lavoro segna purtroppo la sconfitta di tutti”. “In questo momento – ha affermato la presidente – vorrei esprimere innanzitutto il mio personale e profondo cordoglio, e quello di tutta la Giunta regionale, alla famiglia di questo lavoratore. Auspico, inoltre, che vi sia da parte di tutti, ciascuno per le sue competenze, il massimo impegno nell’osservanza di ogni misura possibile per garantire la sicurezza dei lavoratori”.

Per il presidente della Provincia, Feliciano Polli serve “ancora più impegno contro le morti sul lavoro”. Nell’esprimere il cordoglio alla famiglia, Polli ricorda l’altro incidente mortale sul lavoro di due giorni fa in Valnerina e dice che “sono due drammi che ripropongono l’esigenza di affrontare con rinnovata determinazione i temi della sicurezza sui posti di lavoro, mettendo in campo un’azione ancora più qualificata e diffusa per far crescere ulteriormente la sensibilità e la cultura della sicurezza e tutelare chi lavora ogni giorno”.

La Cgil di Terni parla di “un grave atto nel sistema del lavoro industriale ternano. La Cgil esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Pezzanera. L’incidente da capire nella sua dinamica, non ci esime dall’esprimere una preoccupata e ferma condanna sul come vengono gestite le relazioni in questi ultimi tempi nel sito Ast. La Cgil – è scritto in una nota – da tempo chiede la definizione di un protocollo sugli appalti che regoli i rapporti e che definisca pratiche operative, qualità nelle prestazioni e adeguati strumenti di sorveglianza e di tutela. Anche in questa tragica vicenda, la Cgil ribadisce la contrarietà alla pratica del massimo ribasso che penalizza sicurezza e qualità. La Cgil – prosegue la nota – denuncia da tempo l’uso di contratti di lavoro precari e non rispondenti alle reali caratteristiche delle prestazioni richieste. In questo tragico contesto annunciare, come fatto, tagli ulteriori alla spesa che potrebbero ricadere anche sulla sicurezza, appaiono irresponsabili e lesivi della dignità di chi lavora. Per solidarietà alla famiglia Pezzanera, l’odierno direttivo della Camera del Lavoro di Terni è stato interrotto”.

Il consigliere comunale, del Pd, Francesco Filipponi, presidente della seconda commissione consiliare, ricorda che “Enrico Pezzanera  viveva con la moglie e i due figli nella zona di Gabelletta, in via dell’Orsa Maggiore. Quando la notizia della morte di Enrico è piombata nel nostro quartiere siamo tutti rimasti sconvolti. Vivo a poche centinaia di metri dall’abitazione della famiglia colpita da questo grave lutto sul lavoro. Conosco bene i figli e posso dire che non mancherà da parte di tutti noi il sostegno in un momento così drammatico”. “Quando accadono episodi così gravi – dice Filipponi – tutti dobbiamo sentirci coinvolti al fine di evitare che succedano di nuovi. Il lavoro deve essere tutelato”.

 

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