Banda ultralarga, più soldi all’Umbria premiata nel riparto delle risorse nazionali

PERUGIA – L’Umbria è stata premiata nel nuovo Piano nazionale per gli interventi sulla banda ultalarga che ripartiva tra le regioni i 4,7 milioni stanziati dal Cipe. All’Umbria andranno finanziamenti aggiuntivi oltre ai tre milioni di euro dovuti in base alla prima ripartizione nazionale. “Un dato – hanno detto gli assessori regionali Antonio Bartolini e Fabio Paparelli – che riconosce l’impegno dell’Umbria sul digital divide, convinto fin dall’inizio.

“Rispetto alla proposta di Piano elaborata nel novembre scorso – hanno affermato Paparelli e Bartolini – abbiamo preso atto di un maggiore impegno dei privati (in particolare Telecom) che ha proposto un suo investimento diretto su ulteriori quindici comuni umbri rispetto ai sette ipotizzati all’inizio e questo fattore ha ridotto da 105 a circa 56 milioni la necessità di intervento pubblico nelle rimanenti aree  “bianche”. “La Regione Umbria – hanno sottolineato gli assessori – aveva impegnato finanziamenti complessivi per circa 36 milioni utilizzando i fondi del Piano di Sviluppo rurale e quelli del Feasr, suddivisi, come da programma approvato dalla Commissione Europea, in due interventi, uno sulle reti, per il quale si ipotizza una spesa di 9,5 milioni di euro, l’altro per servizi aventi lo scopo di incrementare l’uso della rete da parte dei cittadini e delle imprese ricadenti in ambito rurale”.

Bartolini e Paparelli ricordano di aver chiesto, alla luce delle variazioni progettuali proposte, che il contributo nazionale sia ricalcolato tenendo conto del fatto che i fondi per lo sviluppo rurale stanziati dall’Umbria debbono servire non soltanto per le reti ma anche per la creazione dei servizi necessari nelle zone rurali. Questa richiesta è stata accolta dalla Conferenza Stato Regioni che ha deciso di rimandare la corretta determinazione dello stanziamento ad una analisi che dovrà effettuare la commissione dei fondi di coesione insieme alla Regione dell’Umbria. “I tempi – almeno così ha assicurato il Ministero – saranno molto rapidi così da giungere entro il prossimo mese di marzo alla ripartizione definitiva ed alla successiva notifica del Piano alla Commissione Europea. In questo modo – hanno concluso Paparelli e Bartolini – contiamo di spendere tutte le risorse assegnate entro il 2018 ed entrare così nell’attuazione piena del Piano che prevede, entro il 2020, la copertura del cento per cento degli edifici con 30 mega  e tra questi almeno l’85 per cento con 100 mega”.

 

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