Bettona, sciolto il consiglio comunale: la De Miro nomina Vincenzo Ferzoco commissario

BETTONA – Toccherà al viceprefetto Vincenzo Ferzoco guidare il Comune di Bettona fino alla prossima primavera. Dopo la caduta del sindaco Frascarelli (nella foto) e il conseguente scioglimento del Comune di Bettona, il prefetto Antonella De Miro ha nominato infatti Ferzoco, che svolgerà la funzione di commissario prefettizio per la provvisoria amministrazione del comune, con i poteri che di solito spettano al consiglio comunale, al sindaco e alla giunta. Ferzoco è già stato commissario nei Comuni di Ateleta, a L’Aquila, a Castel Giorgio, a Terni, e prefetto di Brescia, L’Acquila, Lecco e Terni. Attualmente era dirigente dell’Area Protezione civile a Perugia.

Si conclude così la crisi della maggioranza che governava Bettona, culminata con le dimissioni di quattro  consiglieri – due di maggioranza e due di opposizione. Il mandato era iniziato nel 2012 ed avrebbe avuto naturale scadenza nel 2017. A giocare la partita è stato in primis il Partito Democratico che chiedeva da tempo un rimpasto in giunta e il rispetto del programma elettorale. Il sindaco Frascarelli, ex Idv, ha tirato, però, dritto fino a che oggi in quattro si sono dimessi. A dare l’addio sono stati: Lucio Bambini e Gianni Pippi del Pd, Lamberto Marcantonini della lista civica Quadrifoglio di centrodestra e Andrea Castellini della lista civica Centro Destra.

E’ la conclusione di “oltre tre mesi di blocco amministrativo del Consiglio comunale”, sottolinea in una nota il gruppo consiliare del “Quadrifoglio”, mentre Oscar Monaco, segretario provinciale del Prc, dice che “Il triste epilogo del consiglio comunale di Bettona ci parla sicuramente di precise responsabilità politiche e amministrative di una maggioranza che ha disatteso aspettative di carattere programmatico. Lo sappiamo bene noi – si legge in una nota del Prc – che abbiamo contribuito alla vittoria finale della coalizione e che poi siamo rimasti fuori per le scelte individuali di chi avevamo sostenuto in lista. Detto questo, anche Bettona ha visto il volto destabilizzante del Pd renziano che invece di scegliere il terreno della battaglia politica ha preferito mettere in discussione il mandato elettorale e popolare dentro una logica di palazzo. Per questo – conclude – serve da subito costruire un’alternativa di sinistra con proposte concrete e con nuovi interpreti. Noi ci siamo, anche a Bettona”.

Non meno dura è la presa di posizione di Andrea Pensi e Gregorio Alteri, rispettivamente responsabile enti locali e portavoce della segreteria regionale del Pd Umbria, e Dante Andrea Rossi, segretario provinciale del Pd di Perugia. “L’ormai prossimo scioglimento del consiglio comunale di Bettona, che fa seguito alle dimissioni del segretario comunale del Pd Paolo Baiardini già rassegnate da qualche settimana – scrivono – mettono in luce l’inadeguatezza di una classe dirigente che ha dimostrato di non sapersi misurare con le aspettative della comunità bettonese”.
“Malgrado l’impegno delle segreterie regionale e provinciale del Pd nella ricerca di una mediazione, non si è avuta – si legge ancora nella nota – la forza di ricercare soluzioni politiche alla crisi di giunta aperta già da qualche mese, preferendo a questa seppur difficile e laboriosa strada quella più breve di trovare convergenze con le forze politiche di opposizione che in questi anni mai hanno portato un contributo qualificato nel dibattito consiliare. Sebbene si esaurisce il corso di una intera classe dirigente, resta inalterato il ruolo affidato al Partito Democratico e alle altre forze di centro sinistra nei processi di governo locale e regionale. Per valorizzare questo profilo serve giungere in tempi rapidissimi al commissariamento del circolo affinché si ricostruiscano le condizioni per una rinnovata condivisione programmatica insieme all’affermazione di un nuovo gruppo dirigente. L’auspicio, inoltre, è che il commissario prefettizio che verrà incaricato possa da subito trovare le condizioni per lavorare al meglio per la comunità potendo contare in questo senso sulla collaborazione del Pd ad ogni livello”.

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