Cerreto di Spoleto, tecniche innovative nella messa in sicurezza. Il sottosegretario Bocci: “Abbiamo salvato il patrimonio artistico per dare un futuro al territorio” [FOTO]

CERRETO DI SPOLETO – Nuove tecniche di messa in sicurezza per la Chiesa della Madonna di Costantinopoli di Cerreto di Spoleto. Ne parla la pubblicazione presentata oggi pomeriggio al teatro comunale alla presenza del sottosegretario Gianpiero Bocci. Con lui, oltre al sindaco Luciano Campana anche Raffaele Cannizzaro Prefetto di Perugia; Raffaele Ruggiero, Direttore Regionale Vigili del Fuoco dell’Umbria e Marica Mercalli, Direttore Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.

Ruggiero ha dato il via all’evento, ricordando come il sisma abbia richiesto nuove tecniche di messa in sicurezza. “Le emergenze alternano gli equilibri sociali e finché non si ripristinano le condizioni di normalità, la presenza dei Vigili del fuoco – ha detto – testimonia la presenza operativa dello Stato. Ringrazio Capolongo e Fabbricatore del comando di Terni per aver progettato gli interventi tecnici per la messa in sicurezza e anche per aver trovato il tempo di redigere la pubblicazione insieme a Pagetta. Tramite il progetto di Capolongo è stato creato un modello per la messa in sicurezza che è stato anche esportato a Taormina”.  Dalla Mercalli il bilancio degli interventi di messa in sicurezza: mille richieste, 20 già in sicurezza e 15 in partenza. “I beni culturali – ha detto costituiscono l’identità e la memoria storica di una comunità e vanno preservati per tutelare l’identità del territorio in questo momento di grande emergenza”.

Il sottosegretario Bocci ha elogiato lo spirito di collaborazione tra i diversi attori dello Stato: prefettura, VVF e Soprintendenza, ma anche Carabinieri del nucleo tutela del Patrimonio dello Stato, che in Umbria sono guidati dal Maggiore Gennaro Nasti. “Proprio questo nucleo è stata una conquista per l’Umbria, visto che è stato costituito da solo un anno, inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica. Hanno dato inoltre un grande contributo dopo il sisma. E’ infatti fondamentale aver salvato il patrimonio culturale e artistico per dare un futuro a questo territorio”.  Da Bocci anche l’agenda dei vigili del fuoco: “Nel cratere verranno realizzati tre distaccamenti: a Visto, Norcia e Amandola, garantire la presenza dello Stato anche in questi territori montani”.

“Le ferite inferte dal sisma sono diffuse e profonde – ha proseguito il sottosegretario – ma occorre fare il prima possibile, ricostruendo anche i beni culturali in maniera attenta ma solida, per evitare il ricorrere delle emergenze”.

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