Crisi dell’edilizia, “crollo” vertiginoso dei cantieri a Terni e Perugia

La crisi dell’edilizia in Umbria si fa sentire pesantemente sui cantieri. I permessi a costruire sono in forte calo rispetto agli anni pre-recessione, con un picco delle nuove costruzioni che supera il 70% della media nazionale. In particolare Terni si colloca al 13esimo posto nella classifica delle province in cui il crollo delle autorizzazioni a costruire è più marcato, mentre Perugia si assesta al 30esimo.

Non è solo colpa del mercato in frenata ma anche dei giorni per ottenere i permessi a costruire: 233 giorni in Italia, 184 in Francia, 97 in Germania.

Lo rivelano gli ultimi dati della Banca Mondiale, all’interno del progetto Doing Business, che vede l’Italia al 112 posto tra 189 Paesi. Ne è consapevole il Governo che ha inserito nel decreto “Sblocca Italia” delle norme per semplificare le procedure sull’edilizia e rilanciare l’avvio dei cantieri.

Tornando ai numeri (gli ultimi disponibili sono relativi al 2012), secondo i dati forniti dall’Istat il calo dei permessi a costruire è netto rispetto al 2005. Domina la classifica Ferrara dove si è passati da oltre 2300 permessi rilasciati nel 2005 a 239 del 2012 con una variazione in negativo del 93,1% A Terni la variazione è stata del 84,4% mentre a Perugia del -77,9%, Nel capoluogo di regione si contano 12,1 permessi ritirati nel 2012 ogni 10mila abitanti a Terni il numero scende a 8,7. In totale, sul territorio nazionale, le nuove costruzioni sono più che dimezzate (-70,5%) per una media di 14,3 permessi ritirati nel 2012 ogni 10mila abitanti. A fare eccezione all’interno di una classifica tutta con il segno meno, si colloca Genova , l’unica che registra un aumento, seppure lieve, delle nuove costruzioni dell’1,3%.

A deprimere l’avvio dei cantieri non sono solo la crisi e il trend in discesa delle compravendite immobiliari che, stando all’Osservatorio dell’agenzia delle Entrate nel secondo trimestre 2014, tornano con il segno meno (-1,2%) ma, come si diceva, anche i tempi per ottenere i nuovi permessi.

Il decreto “Sbocca Italia” amplia le opzioni per il rilascio del permesso di costruire in deroga ai regolamenti stabiliti dagli strumenti urbanistici (finora prevista solo per gli edifici pubblici ndr.). E’ prevista, infatti, la possibilità, di ottenere il rilascio dell’autorizzazione anche per il recupero delle aree industriali dismesse. Una norma, all’esame del Parlamento, che si spera, possa restituire ossigeno al settore.

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