Crisi economica, Bravi (Cgil): “Umbria sempre più in recessione”

“Ci hanno accusato più volte, a partire da Confindustria Umbria, di eccesso di pessimismo rispetto alla situazione economica e sociale della nostra regione. Ma i dati Istat sull’andamento dei prezzi al consumo confermano purtroppo la validità delle valutazioni della Cgil anche nella nostra regione. Siamo, infatti, in piena deflazione, conseguenza diretta del crollo del reddito e dei consumi. E in Umbria il dato è ancora più evidente: a gennaio 2015, a fronte di un inflazione negativa pari al -0,6% a livello nazionale, in Umbria siamo a -1%, un dato quasi doppio rispetto alla media”. E’ quanto afferma in una nota, il segretario Cgil dell’Umbria, Mario Bravi.

“Altro che uscita dalla crisi – osserva Bravi – ci troviamo invece di fronte invece ad una vera e propria situazione di recessione, che è confermata anche dall’osservatorio nazionale della Cgil sull’andamento della Cig. Preoccupa in particolare il calo drastico del ricorso agli ammortizzatori sociali nell’anno 2014 che per la nostra regione è pari a -25%. Un dato da imputare in primo luogo al venir meno del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga e, in secondo luogo, al fatto che molte aziende ricorrono ai licenziamenti e alla mobilità. Non è un caso che sempre in Umbria le aziende in concordato preventivo passino da quattro a nove e quelle che ricorrono ai contratti di solidarietà da undici a 14”.

Secondo Bravi, “dalla crisi si esce rilanciando le politiche pubbliche e approfondendo un confronto con tutte le forze sociali e istituzionali che rilanci e costruisca le condizioni di un vero Piano del lavoro della nostra regione”.

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