Editoria, seconda audizione in Prima commissione: “Serve l’aiuto delle istituzioni”

PERUGIA – C’è un settore con enormi potenzialità ma che non riesce a crescere economicamente come quello della stampa e poi quello in grandi difficoltà, sia di numeri di utenti che di fatturato, che è quello della tv e delle radio, alle prese anche le difficoltà del digitale terrestre. Anche il quadro emerso dalla seconda audizione sulle problematiche e prospettive del mondo dell’informazione non è stato particolarmente confortante. In Prima commissione sono stati ascoltati i rappresentanti dell’Anso (Associazione nazionale stampa online), della FIEG (Federazione italiana editori giornali), dell’Uspi (Unione stampa periodica italiana), della Frt (Federazione Radio Televisioni), di Aeranti Corallo, di Assografici e dei sindacati che seguono i lavoratori della comunicazione. Da tutti è stato tracciato un panorama di crisi ed evidenziata la necessità di un intervento normativo regionale.

Dagli interventi è emerso che ogni giorno infatti le testate giornalistiche online che operano in Umbria hanno 150mila contatti, anche se di pochi minuti, le emittenti televisive locali raggiungono in totale 120mila telespettatori, 20mila sono i lettori dei quotidiani. Ma l’intero mondo dell’editoria umbra attraversa una fase di profonda difficoltà che coincide con la crisi economica che attanaglia da anni famiglie e imprese. E perde pezzi importanti, come recentemente accaduto per il Giornale dell’Umbria. Per questo è stato chiesto un aiuto dalla politica, una legge specifica, un progetto di rilancio, visto che l’Unione europea non finanzia il mondo dell’informazione e non sono possibili aiuti di Stato all’editoria. Dai rappresentanti del settore sono stati chiesti contributi per l’efficientamento delle strutture, soprattutto in relazione al passaggio obbligato dall’analogico al digitale terrestre. Le difficoltà per gli editori dei giornali sono state evidenziate soprattutto nella distribuzione. L’Umbria è infatti un territorio ampio, che comporta costi altissimi per raggiungere tutto il territorio.

Nel dibattito la consigliera Carla Casciari (Pd) ha ricordato l’importanza della lettura, Silvano Rometti (Socialisti) ha puntualizzato che le istituzioni hanno tutto l’interesse a mantenere vitale il settore dell’editoria, sul quale ha presentato una specifica mozione perché “ci sono margini di intervento da parte della Regione”. Per la consigliera Maria Grazia Carbonari (M5S) è opportuno lavorare per “creare un’abitudine alla lettura in tutte le classi delle nostre scuole, dalle elementari alle superiori, con la lettura ragionata di un quotidiano in ogni classe”.
Valerio Mancini (Lega Nord) ha proposto di “individuare la soluzione giusta per fare in modo di mantenere la pluralità dell’informazione, cui l’opposizione tiene molto, in una regione che ne ha le potenzialità, visti gli oltre 800mila abitanti”.

La commissione concluderà il percorso sull’informazione con l’audizione della presidente del Corecom, Gabriella Mecucci e con una proposta di risoluzione da mandare all’attenzione dell’aula.

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