Elettrocarbonium, muro contro muro tra sindacati e azienda nell’incontro in Confindustria

NARNI –  E’ braccio di ferro tra i sindacati di categoria ed Elettrocarbonium sulla buonauscita per i 51 lavoratori per i quali si dovrebbe avviare la procedura di licenziamento collettivo. Licenziamento invocato anche dai sindacati per consentire a quei dipendenti che ne hanno ancora la possibilità, di accedere agli ammortizzatori sociali. Proprio per avviare l’iter, questa mattina  le parti questa mattina si sono ritrovate nella sede di Confindustria a Terni ma è stato subito scontro.

I sindacati hanno chiesto quattro mensilità di buonuscita per i lavoratori che, tra l’altro, devono ancora percepire due mensilità (quelle di febbraio e marzo) ma l’avvocato dell’azienda ha risposto picche, chiedendo a sua volta lo sblocco della portineria. Sblocco che consentirebbe ad Elettrocarbonium di portare fuori il materiale stoccato in magazzino e i semilavorati ma che – secondo i sindacati – non garantirebbe comunque ai lavoratori il pagamento delle loro spettanze.

E’ stato quindi muro contro muro con i sindacati indisponibili a togliere il blocco e l’avvocato che ha minacciato di portare i libri in tribunale. I sindacati quindi, hanno chiesto all’avvocato  di verificare con l’azienda la disponibilità ad accogliere la loro richiesta e ad aggiornarsi tra una settimana.

Intanto nel pomeriggio è iniziata in fabbrica un’assemblea con i lavoratori per aggiornarli sulla situazione e sulle richieste delle parti. Il blocco della portineria non sarà revocato così come lo sciopero. I sindacati e l’azienda dovrebbero rivedersi giovedì prossimo.

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