Ex Merloni, ritardi anche per i ‘crediti congelati’

GUALDO TADINO – Oltre al danno, la beffa. I lavoratori ex Merloni, oltre a vivere una delle vertenze più complicate aperte in Umbria, si trovano a subire anche i ‘danni’ dovuti alla burocrazia. Ne sono l’esempio gli emolumenti loro spettanti, congelati nella vertenza. Nonostante il via libera dei commissari al pagamento relativo a tre mensilità del 2008, ma dopo cinque mesi rispetto alla chiusura definitiva, nulla si è mosso.

“Forse – spiega Luciano Recchioni, della Fiom Cgil – chi deve decidere ha troppo da fare  ma di tempo per le verifiche ne ha avute più che a sufficenza, visto che sono trasorsi 9 anni da quando le spettanze sono state congelate. Le date che in questi giorni giravano, non erano frutto di fantasie ma di indicazioni di personale qualificato e la fine di ottobre era una data più che accettabile, visto che la procedura per eventuali ricorsi scadeva il 13 ottobre. Pertanto, nel cercare la conferma non ho potuto che prendere atto su ciò che mi è stato riferito, sempre da persone abilitate ad informare; il giudice non ha ancora posto la firma sull’ autorizzazione per rilascio dei bonifici. Certamente in situazoni normali, dopo 9 anni un mese in più o in meno non fa differnza ma in questo caso ne fa e ne fa molto. Ci sono centinaia di lavoratori e famiglie tra UMBRIA e MARCHE che chi da mesi, chi da anni, non ha più ne lavoro ne ammortizzatori sociali e riappropriarsi dei propri soldi, di certo non gli cambierà la vita ma una buona boccata di ossigeno la porterà. Come delegato ma spopratutto come lavoratore, invito  quel giudice che deve avvallare l’atto  a sbrigarsi, non vorrei, visti i tempi, come la migliore carne congelata, dopo lo scongelamento vada in avaria ed inizi a puzzare”.

 

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