Farinetti a Panicale: “Alleato fedele dei Borghi d’Italia”

PANICALE – “Sono diventato fan totale dei Borghi: prometto solennemente che sarò sempre più loro alleato e ne parlerò in tutto il mondo”. E’ una vera e propria dichiarazione d’amore quella pronunciata da Oscar Farinetti nei confronti de “I borghi più belli d’Italia”. Un “colpo di fulmine”, a cui da oggi si aggiunge anche una vera passione nei confronti dell’Umbria, i cui piccoli centri di grande fascino come Castiglione del Lago e Panicale sembrano averlo lasciato letteralmente di “stucco”.

E’ stato il Teatro Caporali di Panicale a suggellare l’alleanza tra il patron di Eataly e l’Associazione presieduta da Fiorello Primi.

Ospite dell’Associazione umbra, Farinetti ha aperto ufficialmente nella nostra regione l’Anno dei Borghi, insieme allo stesso Primi, al presidente regionale Antonio Luna e al sindaco di Panicale Giulio Cherubini.

“L’Italia – sono state le parole del grande imprenditore – con la sua biodiversità da record, il suo irripetibile e inestimabile patrimonio artistico e i sui oltre 50 siti Unesco, deve tornare ad essere il primo paese al mondo per turismo, raddoppiando i numeri e passando da 50 a 100 milioni”. Un obiettivo facilmente raggiungibile a suo giudizio “perché la domanda c’è”. Ed ecco la sua ricetta per far sì che entro dieci anni il nostro paese possa diventare il più florido d’Europa: volere realmente i turisti, smettere di lamentarsi e parlare solo delle cose che non vanno, che sono comunque inferiori a quelle che vanno bene, e saperle raccontare.

Da qui lo slogan suggerito e fatto proprio dal Club di Primi: “I Borghi più belli d’Italia hanno deciso di raccontarsi al mondo”, nell’anno in cui il Governo ha deciso di scommettere proprio sul “format” dei borghi. “Finalmente – ha dichiarato Primi – il Governo ha deciso di puntare sui piccoli centri d’eccellenza per ricostruire una nuova immagine turistica dell’Italia. Finalmente si esce dallo stereotipo dei grandi siti che tutti conoscono, per far emergere un’altra Italia, ancora sconosciuta, che poi è quella vera. Vogliamo portare qualche milione di turisti in più – ha aggiunto – e farli ritornare perchè l’Italia si scopre pezzo a pezzo. Questo per noi è un anno importante: l’Associazione si assume una grande responsabilità, rappresentare al meglio un paese che vuole tornare ad essere il primo al mondo per turismo internazionale”.

E in questa partita l’Umbria vuole giocare un ruolo da protagonista. Del resto, con i suoi 26 borghi certificati rappresenta il 10% dell’intero Club. “Umbria non solo cuore verde, ma anche cuore dei borghi”, ha dichiarato Luna, che ha illustrato programmi e strategie dell’Associazione a livello regionale. “I borghi – ha commentato – non sono più un luogo di passaggio, ma sempre più di pernottamento, grazie alla qualità della vita che sanno offrire. Ci adopereremo per farli diventare sempre più un prodotto commerciale e per passare dal turismo per destinazione al turismo per motivazione”. Luna ha quindi annunciato di essere riusciti a raccogliere in un unico calendario un centinaio di manifestazioni identitarie dei diversi borghi umbri (suddivise in cinque categorie tematiche) che sarà a breve presentato ufficialmente.

A fare gli onori di casa il sindaco Giulio Cherubini che ha sottolineato come la recente partecipazione di Panicale alla sfida televisiva del Kilimangiaro abbia già prodotto significativi risultati in termini di immagine e presenze. “I borghi – ha dichiarato – hanno proposte turistiche dalle grandi potenzialità. Un borgo è vivo se si apre e abbraccia chi arriva con la propria identità”.

“Voi umbri siete davvero l’ombelico d’Italia, dovreste parlare un pò di più delle vostre bellezze, come fanno gli amici toscani”, ha chiosato Farinetti, promettendo di essere sempre più alleato dei Borghi e dell’Umbria.

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