Morte dell’operaio ternano Gianluca Menichino, il pm chiede l’autopsia

TERNI – Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia sul corpo di Gianluca Menichino, l’operaio ternano di 35 anni, schiacciato da un coil di acciaio nel rparto Lac 2-Pix. Nove le persone iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo.

C’è da fare chiarezza sulle dinamiche dell’incidente. Occorre capire se il carroponte non ha funzionato a dovere o se si operava senza misure di sicurezza adeguate.

Gianluca ha fatto di tutto per lottare. Prima all’ospedale di Terni, poi a Foligno, ma le sue condizioni, al momento dell’incidente il 10 luglio scorso, sono subito apparse critiche.

Gianluca non ce l’ha fatta.

«Con immenso dolore – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – ho appreso del decesso. Purtroppo i sei mesi di sofferenza e speranza non sono approdati all’esito che tutta la città avrebbe voluto, quello della ripresa di un giovane dedito al lavoro e alla famiglia, amato da tanti amici. Nelle ore immediate all’incidente di questa estate ho avuto modo di conoscere i genitori di Gianluca , apprezzando la loro forza, il loro coraggio, la grande dignità nell’affrontare una vicenda così dolorosa ed inaspettata. Mi auguro che presto venga fatta chiarezza su quanto accaduto. A nome dell’intera città mi stringo alla famiglia rappresentando il dolore della comunità ternana per un infortunio sul lavoro rilevatosi purtroppo mortale».

Anche l’azienda in una nota: “Acciai Speciali Terni si stringe alla famiglia e agli amici del collega Gianluca Menichino che, dopo una lunga battaglia durata sei mesi, si è spento questa mattina all’ospedale di Gubbio.

Dal giorno dell’incidente, lo scorso 10 luglio, la vita di Gianluca è rimasta appesa a un filo: il ricovero nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Terni durò quasi tre mesi, poi il trasferimento nel reparto specializzato di Foligno.

L’Azienda continuerà ad essere vicina alla famiglia e rinnova il suo impegno affinché simili incidenti non si ripetano mai più, nella consapevolezza che la sicurezza e la salute di ogni dipendente siano i beni più preziosi da tutelare”.

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