Foligno-Civitanova, la Procura apre un fascicolo sulla galleria La Franca. Proseguono i controlli, le preoccupazioni dei sindacati

FOLIGNO – La Procura di Spoleto ha aperto un fascicolo sulla galleria La Franca lungo il nuovo asse viario Foligno-Civitanova Marche, in corso di realizzazione.

La notizia è riportata oggi dal Corriere dell’Umbria secondo cui l’inchiesta sarebbe partita prima che la trasmissione televisiva Report mandasse in onda la denuncia di un operaio in merito a presunte irregolarità nell’esecuzione dei lavori. Il fascicolo sarebbe stato aperto, invece, in seguito a una relazione inviata alla procura dai carabinieri. Al momento non ci sarebbero né indagati né ipotesi di reato.

Agli accertamenti della procura, si affiancano i controlli avviati da Anas e Quadrilatero. Dalle verifiche già eseguite l’opera risulterebbe in regola, ma se ne stanno svolgendo altre e, se necessario per fugare qualsiasi dubbio, se ne svolgeranno di nuove. I

l presidente della Quadrilatero, Guido Perosino, nei giorni scorsi aveva assicurato controlli a più riprese fino a eventuali carotaggi di approfondimento per dimostrare ogni oltre ragionevole dubbio che la galleria è sicura. Il presidente del’Anas Pietro Ciucci aveva sostenuto che “la qualità e la quantità dei materiali utilizzati risulta ben superiore rispetto a quanto previsto dal progetto esecutivo, e senza alcun aumento dei costi”.

Intanto i sindacati di Cgil, Cisl, Uil, Fillea, Filca, Feneal, esprimono “forte preoccupazione”. “Le nostre organizzazioni – scrivono – pur avendo rappresentanza su questi cantieri, non hanno mai avuto elementi e riscontri su questi presunti fatti, tanto meno denunce precise e circoscritte da parte di nessuno. A nostro avviso, tali denunce sarebbe stato più opportuno farle emergere durante le varie fasi lavorative, nelle quali abbiamo sempre garantito una presenza costante e puntuale nei vari cantieri dei nostri funzionari”.

Rispetto all’opera Quadrilatero – continuano i sindacati – abbiamo denunciato da tempo il problema delle modalità di appalto della Legge Obiettivo, che prevede un contraente generale e subappalti con ribassi eccessivi, oltre ad una frammentazione produttiva che si ripercuote sul lavoro. Ma nonostante questo, non abbiamo mai avuto elementi che indicassero una gravità simile. Sia a livello regionale che a livello nazionale abbiamo evidenziato da tempo, anche con iniziative concrete, i limiti del sistema degli appalti nel nostro paese, limiti che emergono con forza negli ultimi giorni, con i fatti che stanno avvenendo in tutto il territorio nazionale, sia relativamente alle opere viarie che all’edilizia scolastica. Un sistema pieno di incrostazioni, che molte volte è inquinato da corruzione e infiltrazione criminale e che si ripercuote sulla qualità delle opere e sulle condizioni dei lavoratori, producendo costi per le opere del 40% più alti rispetto alla media europea”.

“Per questo – aggiungono – è necessario fare immediata chiarezza e verificare la situazione con la massima attenzione. Insieme alle organizzazioni delle Marche, chiederemo immediatamente un incontro urgente con la società Quadrilatero, con le Regioni Umbria e Marche e con l’Anas per intraprendere tutte le iniziative necessarie a fare chiarezza e per far emergere la verità”.

 

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