Foligno, metanodotto Brindisi-Minerbio, doccia fredda dal Mise

FOLIGNO – Mentre il Consiglio regionale, nei giorni scorsi, ha espresso la propria contrarietà al tracciato del metanodotto Brindisi-Minerbio che passa che Colfiorito e il Consiglio comunale di Foligno ha detto no alla realizzazione dell’opera chiedendo di modificare la tratta individuata da Snam Rete Gas, arriva la doccia fredda del ministero per lo Sviluppo economico, che lascia poco spazio all’idea di progetti alternativi.

A riferirlo è il consigliere regionale del Pd Manlio Mariotti che in una nota ha espresso “preoccupazione per l’esito fortemente negativo della riunione di ieri mattina al Mise del tavolo tecnico convocato in merito alla costruzione della centrale di compressione di Sulmona, che apre uno scenario di grande preoccupazione e di serio conflitto istituzionale sulla realizzazione del gasdotto Brindisi-Minerbio e in particolare per i tratti di tracciato Sulmona-Foligno e Foligno-Sestino”.

Secondo Mariotti, “le valutazioni espresse da Snam Rete Gas e l’atteggiamento tenuto dai rappresentanti del ministero hanno ribadito, nelle sostanza, la loro indisponibilità non solo a riconoscere al tavolo
un ruolo ed una funzione concreti di confronto e approfondimento fra i diversi soggetti interessati, ma anche a prendere in considerazione qualsiasi ipotesi o proposta alternativa al tracciato individuato nel progetto”.

Per Mariotti, “quanto successo, oltre a disattendere la risoluzione approvata alla unanimità dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati che impegnava il Governo a un costruttivo coinvolgimento delle istituzioni territoriali per l’individuazione di soluzioni condivise alla costruzione dell’opera, rende ininfluente e puramente formale ogni istanza di partecipazione e discussione democratiche avanzate in questi anni, ad ogni livello, da comunità, associazioni, rappresentanti di istituzioni regionali e locali”. Istanze che non hanno mai
negato la necessità di un’opera infrastrutturale, chiedendo però di non pregiudicare la tutela dell’ambiente della dorsale appenninica e di non mettere in discussione la sicurezza dei cittadini, visto l’elevato grado di sismicità del territorio attraversato dal gasdotto, come evidenziato anche lo scorso 26 settembre durante l’assemblea degli amministratori dei Comuni umbri interessati dal tracciato del gasdotto che si è svolta a Gualdo Tadino.

“A questo punto – ha riferito Mariotti – diventa ancora più stringente l’esigenza che, come richiesto nella mozione approvata in Aula, la Giunta regionale dell’Umbria insieme alle altre Regioni coinvolte, riconfermi al Governo la sua contrarietà al tracciato del gasdotto, la richiesta dar seguito al confronto con l’azienda e le istituzioni locali al tavolo tecnico e quindi di non procedere alla convocazione della conferenza dei servizi
fino a quando quel confronto non sarà esaurito. È anche indispensabile che a sostegno di questo impegno della Regione facciano da subito sentire la loro voce tutte le Istituzioni locali coinvolte nella realizzazione
dell’opera”.

E proprio poche ore fa, il Consiglio comunale di Foligno ha espresso la propria contrarietà all’attuale tracciato del metanodotto Brindisi-Minerbio, approvando la risoluzione proposta dal Partito democratico per chiedere al ministero per lo Sviluppo economico di individuare un tracciato alternativo a quello del progetto Snam Rete Gas.
L’atto, votato all’unanimità, chiede tra l’altro di “promuovere, unitamente alle altre Regioni coinvolte, un approfondimento in sede di Conferenza Stato-Regioni sul progetto del gasdotto Brindisi-Minerbio con lo spostamento del tracciato del metanodotto e della centrale di diramazione gas prevista a Colfiorito”.

“Diciamo no al tracciato che attraversa il nostro territorio montano – hanno spiegato i consiglieri comunali Pd – perché qui insistono aree naturali protette, siti di importanza comunitaria, zone a protezione speciale, archeologiche ed aree agricole di pregio di indubbio interesse dal punto di vista paesaggistico, naturale, ambientale ed archeologico e che presentano un elevato rischio sia dal punto di vista sismico che idrogeologico. L’Amministrazione comunale e la Regione Umbria hanno creduto e investito molto, negli anni, sulle potenzialità espresse da questa zona montana valorizzando le risorse naturali, culturali e turistiche. Segni tangibili di questa priorità strategica a favore della tutela e lo sviluppo del territorio, nonché delle comunità locali, sono il MAC e l’area archeologica Plestina, il Parco di Colfiorito con la palude dell’altopiano, i sentieri escursionistici della via Lauretana e della via Francescana, i nuovi Musei Naturalistico e della Memoria e il riconoscimento Igp della patata rossa di Colfiorito”.

Un pensiero riguardo “Foligno, metanodotto Brindisi-Minerbio, doccia fredda dal Mise

  • Ott 23, 2014 in 18:44
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    Buongiorno
    ho letto e credo che se ci fosse un posto di nessuno ove far passare ferrovie, metanodotti, strade, discariche ecc avremmo comunque da ridire ;
    la soluzione potrebbe stare a mio modesto avviso nel fare le cose in regola e risarcire o compensare in qualche maniera i luoghi e perche no anche le persone che subiscono un danno per un opera che dovrebbe costituire un bene per la comunita

    Enrico

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