Foligno, i “dissidenti” Pd fanno mezzo passo indietro e attaccano Leonelli

FOLIGNO – Proseguono le schermaglie interne al Pd di Foligno, con i cosiddetti dissidenti che sembrano voler fare mezzo passo indietro sul fronte interno, ma bacchettano duramente il segretario regionale, Giacomo Leonelli. Dopo il duro attacco a sindaco e giunta, a poche ore dalla seduta del Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio, poi saltata proprio per le frizioni interne alla maggioranza, i tre consiglieri comunali dell’ala sinistra del partito – Elio Graziosi, Michela Matarazzi e Lorella Trombettoni – spostano il dibattito sul fonte regionale, replicando alle parole di Leonelli che li aveva accusati di “tatticismo” politico.
Per i tre consiglieri le dichiarazioni rilasciate dal segretario regionale risultano “fuori luogo nel metodo e nel merito” e “provengono da un livello di direzione politica che non si capisce a quale titolo prenda posizione in ordine ad una discussione che attiene all’azione di governo della città di Foligno e che riguarda questioni esclusivamente amministrative, che dovrebbero essere discusse ed affrontate da chi ne ha la responsabilità”.
“Il tentativo di spostare la discussione dal livello proprio ad un sedicente tavolo regionale di confronto – continuano i tre consiglieri in una nota – fa trasparire come forse qualcuno nel Pd a Foligno, come a Perugia, voglia perseguire semmai un obiettivo politico, quello di cambiare la maggioranza di governo della città, estromettendo la sinistra del Pd e imbarcando qualche disponibile profugo del centrodestra”.

Graziosi, Matarazzi e Trombettoni, rinnegando motivazioni politiche, ribadiscono poi come il loro sia stato solo un tentativo “di contribuire a rendere più efficace e più coerente l’azione dell’amministrazione comunale nei confronti degli impegni sottoscritti con i cittadini nella campagna elettorale del 2014”.

I tre affermando anche che “risulta strumentale e scorretto il solo adombrare il rischio dello scioglimento del consiglio comunale e il conseguente commissariamento del Comune come esito del nostro lavoro e della nostra azione politica, ma anzi, stante che la città ha bisogno di essere governata e semmai con rinnovato e ampio impegno per il perseguimento degli obiettivi programmatici che insieme ci siamo dati, è evidente che saranno prima di tutto i consiglieri della sinistra del Pd il 31 luglio a garantire l’approvazione del bilancio, possibilmente del miglior bilancio”.

In ogni caso, oggi a Foligno è in programma l’assemblea degli iscritti al Partito democratico, con all’ordine del giorno la situazione politico-amministrativa del Comune, e i tre consiglieri chiamati a spiegare le loro ragioni e a chiarire la loro posizione, dopo il documento prodotto nei giorni scorsi che, a giudicare dai toni utilizzati, appariva come una sorta di atto di sfiducia verso l’operato di sindaco e giunta. L’obiettivo sembra essere quello della ricomposizione, ma sono in tanti all’interno del Pd a non aver affatto gradito la situazione innescata dai tre dissidenti. Oggi la resa dei conti.

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