Foligno, la Quintana è pronta per l’Unesco: risponde ai 5 parametri richiesti

FOLIGNO – La Quintana di Foligno ha lanciato la propria candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco ed è pronta a farcela, visto che risponde ai cinque parametri richiesti.

Stamani, nel palazzo della Provincia di Perugia, è stato presentato il progetto durante una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l’assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, il presidente della Provincia e sindaco di Foligno, Nando Mismetti, il consigliere provinciale Riccardo Meloni, il presidente dell’Ente Giostra Quintana, Domenico Metelli, Alessio Castellano in rappresentanza dei Priori dei Rioni, l’architetto Luciano Piermarini e la dottoressa Patrizia Cirino del comitato scientifico che sta curando l’iter necessario per centrare l’obiettivo.

“Si tratta di un progetto che ci vede impegnati da anni – ha detto Piermarini – sia come Comune di Foligno sia come Ente Giostra e che proseguirà con una serie di iniziative, la prima delle quali nella seconda metà di gennaio con una giornata dedicata alla riqualificazione dei beni immateriali e materiali dell’Umbria”.

“E’ una candidatura fortemente voluta dall’intera città – ha evidenziato Metelli – che si è avvalsa della preziosa consulenza di tecnici esterni di grande valore. Il riconoscimento Unesco ci darà la certezza che la Quintana sopravviverà per altri 300/400 anni perché consacrerà questa festa di popolo non soltanto come bene di Foligno, ma di tutta l’umanità. Ne sono prova gli attestati di entusiasmo giunti da tante personalità illustri, che con noi vivono la manifestazione che in un periodo di crisi come quello che si sta attraversando – non è stata ridimensionata ma ne abbiamo aumentato le performance, grazie all’attività incessante dei Rioni che vivono e fanno vivere la città tutto l’anno coinvolgendo scuole e attività a tutto campo”.

Il sostegno della Regione a una manifestazione che sempre più travalica i confini cittadini è stato assicurato da Bracco. “Il cammino che porterà al riconoscimento Unesco è complesso – ha dichiarato l’assessore regionale – al momento in Umbria lo hanno già ottenuto il Sacro convento di Assisi, il Tempietto sul Clitunno di Campello e la basilica di San Salvatore di Spoleto. Sono certo che anche la Quintana entrerà a pieno titolo tra i beni dell’umanità perché può rispondere ai requisiti richiesti: rigore scientifico, radicamento nella storia, forte attrazione anche per chi umbro non è”.

Certezze sulla possibilità di raggiungere l’ambito traguardo sono state fornite dalla dottoressa Cirino.

“La Quintana – ha sottolineato – risponde ai cinque criteri chiesti dalla carta dell’Unesco 2003. Si va dal rispetto dei cavalli la cui cura e salvaguardia è elemento essenziale di questa manifestazione al presidio culturale che rappresentano i Rioni, un luogo protetto dove ci si confronta sin da bambini. La Quintana, facendo rivivere un evento storico, inoltre nasce per ricostruire il tessuto sociale dopo il dramma della seconda guerra mondiale con l’obiettivo di pacificare. La Quintana sa accogliere ed ospitare tutti. E’ inoltre dentro la contemporaneità e non ancorata solo al passato. Ci si preoccupa di salvaguardarne il patrimonio con attività nelle scuole per trasmettere i saperi. Inoltre intorno a questo evento è nata un’imprenditoria culturale di prim’ordine con laboratori orafi, del tessile e del costume. Una cultura valorizzata in termini economici senza svenderla”.

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