Foligno, lo show Federico Angelucci incanta tutti. Mezza tv italiana in Umbria per l’Airc

FOLIGNO – Mezza di televisione italiana a Foligno per “Aspettando l’Epifania”,  il grande spettacolo di solidarietà, organizzato dal cantante e showman Federico Angelucci, vincitore di “Amici 2007” e rivelazione della trasmissione Rai “Tale e Quale show”, che ha portato in Umbria attori, imitatori, cantanti e ballerini per raccogliere fondi a sostegno dell’Airc, l’associazione che sostiene la ricerca contro il cancro. Angelucci, folignate d’origine, ha ideato e condotto la serata, che ha riempito il palasport di Foligno. Madrina della serata, Francesca Testasecca, miss Italia 2010, che ha ballato con Roberto Imperatori, ballerino di “Ballando con le stelle”.  Sul palco, fra gli altri, Platinette, la cantante Annalisa Minetti, le showgirl Benedetta Mazza e Valeria Altobelli, l’imitatore di “Tu si que vales” Antonio Mezzancella e altri ospiti inaspettati, come Vincenzo De Lucia, che ha sorpreso il pubblico, imitando Mara Venier, Maria De Filippi e Barbara D’Urso. Un cast ricchissimo, che praticamente ha portato mezza televisione italiana a Foligno.

Angelucci, visibilmente emozionato dopo tanto tempo nella sua città, non si è risparmiato confermando il suo grande talento e la sua professionalità: ha condotto perfettamente la serata, e cantato alcuni pezzi che lo hanno reso celebre a “Tale e Quale Show”, imitando personaggi del calibro  di Mina, Freddie Mercury, Loretta Goggi. In apertura una delicata interpretazione di “Astro del ciel”, duettando insieme a una bimba di sei anni. Poi una sorpresa dietro l’altra, che ha incantato il folto pubblico. In prima fila anche l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini che ha ringraziato Angelucci per aver organizzato “un momento di solidarietà che mostra il grande cuore della città di Foligno e della nostra regione”. “Le malattie – ha evidenziato intervenendo sul palco accanto ad Angelucci, al vice sindaco di Foligno e alla presidente di Airc Umbria – si possono curare con l’ assistenza che forniamo come servizio pubblico, ma possono essere curate anche e soprattutto con la ricerca e iniziative come queste sono fondamentali per dare un aiuto concreto”.

 

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