Foligno, scioglimento comunanze agrarie, la Regione cerca un’intesa

FOLIGNO – La Regione affronterà insieme al Comune e agli enti coinvolti la vicenda dello scioglimento delle comunanze agrarie di Foligno, cercando una soluzione giusta per tutti dopo la decisione della Giunta regionale di sopprimerle per adempiere a norme che ne impongono il riordino.
È quanto emerso nel corso di una riunione dei presidenti e dei consigli delle comunanze agrarie in questione – quelle di Afrile, Arvello, Capodacqua, Carie, Casale, Cassignano, Collelungo, Forcatura, Morro Ravignano, Rio, Seggio, Sostino e Sant’Eraclio – che si è svolta nei giorni scorsi.  Alla riunione ha partecipato anche l’assessore comunale ai rapporti con i cittadini, Silvia Stancati, la quale ha rassicurato i presenti circa le intenzioni dell’amministrazione regionale dopo un vertice tra il sindaco Nando Mismetti e l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini. Un incontro avvenuto dopo che i presidenti delle 14 comunanze agrarie interessate avevano contestato la scelta della Regione, definendola “atto autoritario”, e si erano rivolti al primo cittadino che aveva espresso “preoccupazione” e affermato di “non comprendere le ragioni per cui la Giunta regionale, peraltro senza alcuna forma di concertazione con il Comune, abbia deciso di sciogliere le comunanze agrarie di Foligno”. Mismetti aveva anche inviato una lettera alla Cecchini chiedendo un incontro e invitando la Regione “a sospendere l’attuazione del provvedimento, in attesa di chiarire la vicenda”.
Poco dopo c’era stata la replica dell’assessore regionale secondo la quale il Comune sapeva e “non c’è stato da parte della Regione nessun atto autoritario di scioglimento delle Comunanze agrarie, ma al contrario la nuova veste di amministrazioni separate dei beni di uso civico assicura loro maggiori garanzie di sopravvivenza e di questo l’amministrazione comunale e le Comunanze agrarie erano a conoscenza”.
Quindi il chiarimento tra Regione e Comune e l’intenzione di trovare una soluzione, riunendo intorno a un tavolo tutti i soggetti interessati. L’incontro dovrebbe essere convocato nei prossimi giorni, ma intanto le comunanze agrarie di Foligno, per affermare le loro ragioni, hanno deciso il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Al centro dello scontro normativo ci sarebbe una legge del 1927.

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