Gesenu, l’amministratore Farabbi lascia dopo il bilancio. La Cgil preoccupata: “Il Comune vuole smarcarsi”

PERUGIA – Stefano Farabbi, l’amministratore di Gesenu, si prepara all’uscita dopo l’approvazione del bilancio. Lo ha spiegato ieri mattina, durante l’incontro con i sindacati, convocati per parlare del contratto decentrato. La Cgil, al termine dell’incontro, esprime però preoccupazione. “Le dichiarazioni dall’Amministratore delegato di Gesenu Spa, Stefano Farabbi, all’incontro  con le organizzazioni sindacali, lasciano interdetta la Fp Cgil Igiene Ambientale dell’Umbria. “Farabbi – scrivono in una nota Ivo Ceccarini, Fabrizio Cecchini e Daniele Ercolani per la Fp Cgil Igiene Ambientale – non accetterà di nuovo l’incarico di amministratore delegato, che scade dopo l’approvazione del bilancio. I veti incrociati, posti in primo luogo dal socio pubblico (Comune di Perugia), lasciano l’amaro in bocca a chi come noi confidava che la situazione di Gesenu Spa si fosse incanalata in una fase di stabilità”.

Secondo la Fp, “la mancata chiarezza su un piano industriale credibile e l’assenza di un piano regionale sui rifiuti pone in seria difficoltà le scelte della Direzione di Gesenu Spa che, venendo rinnovata ogni anno, non può programmare né attuare le linee guida di un eventuale piano”. Per la Fp Cgil dell’Umbria, insomma, la sensazione è che “il Comune voglia smarcarsi e rimescolare le carte, mettendo in discussione la propria partecipazione azionaria, anziché invece dettare le linee politiche di indirizzo per servizi efficienti e a costi contenuti”. “Quanto sta avvenendo destabilizzerà ulteriormente i lavoratori già alle prese con una riorganizzazione non completata che potrebbe incrementare i disservizi e contestualmente essere propedeutica al mancato mantenimento degli attuali livelli occupazionali”, avverte ancora il sindacato che resta fermo sulla proprio posizione: “Serve un’azienda pubblica regionale”.
Per questo la Fp Cgil Umbria ha già rinnovato la richiesta d’incontro con le proprietà di Gesenu Spa, privata e pubblica.

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