Gualdo Tadino, il Pd difende il progetto Rocchetta

GUALDO TADINO – La diatriba politica sul progetto Rocchetta vede anche l’intervento del Partito democratico di Gualdo Tadino, con la segretaria Lisa Chiavini. “La salvaguardia ambientale e paesaggistica del Territorio, dei bacini idrici insistenti nello stesso, così come e soprattutto dei diritti dei cittadini gualdesi e dell’assoluta legalità, è per noi argomento superato, nel senso che è talmente scontato da non essere più nemmeno oggetto di discussione. Vi sono dei principi di carattere etico, storico ed antropologico, principi fondanti la qualità della vita dei cittadini stessi, che non possono essere appannaggio o cavallo di battaglia di questa o di quella fazione politica. Sono principi universali, di tutti! Questa Amministrazione ha a cuore l’Ambiente – dice la Chiavini – la Natura ed il Territorio ed il suo Paesaggio, al punto tale da averne fatto motivo di forza del proprio programma, acquisendo quello che era la linea programmatica, elettorale del PD stesso. Non ci servono lezioni di ambientalismo né di “buona amministrazione” visti anche i risultati di chi oggi accusa con tanta veemenza”.

“La questione Rocchetta – dice la segretaria – è argomento importante, articolato, delicato: lo dimostra il fatto che dopo anni ed anni di discussioni, di approvazioni e disapprovazioni, di forze impiegate, ad oggi, non siamo ancora giunti, per così dire, alla risoluzione del caso. Tenere la barra dritta va bene, va bene soprattutto quando non vi sono ostacoli, altrimenti, per restare nella metafora, è molto probabile infrangersi sugli scogli. Tenere la barra sempre e comunque dritta, animati da manie di onnipotenza, strafottenza ed arroganza, senza mai ascoltare nemmeno i compagni di navigazione, può portare a sbattere in uno scoglio molto duro, chiamato commissariamento: che valga per tutti a futura memoria! La buona politica prevede fasi dialettiche accurate, buon senso, mediazione, che non vuol dire compromesso od atteggiamento ondivago; la buona amministrazione prevede obbiettivi certi e tempi certi, obbiettivi che non vanno mai persi di vista, la strada per raggiungerli può essere tortuosa; l’importante che questa risponda a principi di onestà e di rispetto verso tutti, non certo un macchiavellico “il fine giustifica i mezzi” ma l’arte della condivisione, della concertazione, della sintesi. Venire oggi a difesa della Comunanza Agraria, dopo averla definita pubblicamente come un retaggio ottocentesco, come un esercizio imperfetto della democrazia, ci sembra veramente troppo. Il Sindaco Presciutti in campagna elettorale ha sempre e semplicemente detto che vannoo ascoltati tutti i cittadini e che tutti hanno il diritto di esprimere serenamente le proprie idee; tra l’altro non abbiamo certo la dimostrazione che dalla Comunanza Agraria o dai loro componenti o simpatizzanti sia giunto sostegno elettorale. La questione Rocchetta è tutt’altro che sfuggita di mano, siamo certi della portata e del progetto e della ricaduta economica e di valorizzazione territoriale che il progetto in questione avrà per la città di Gualdo”.

La Chiavini quindi ripercorre gli ultimi anni della vicenda Rocchetta, con lo scopo di dimostrare l’interesse del partito. “Il PD gualdese non può non meravigliarsi, invece, per la palese incoerenza di alcune forze politiche, sull’argomento “acque minerali”: nel territorio umbro sono presenti ben 10 bacini acquiferi da cui attingono 10 aziende di acqua minerale che a loro volta danno vita a ben 13 marchi, senza che tuttavia si rilevino alzate di scudo particolari nei confronti di queste aziende. Rocchetta e Gualdo Tadino sembrano proprio essere un caso a sé! Vogliamo parlare della battaglia in atto da parte del Movimento 5 stelle in quel di S. Faustino a favore dell’attività? Facciamo notare a questi esperti o presunti tali, che dal nostro bacino che è dimostrato essere estremamente complesso e ricco e che territorialmente parlando, si estende almeno da Scheggia a Nocera Umbra, insistono altre aziende o imprese dedite all’imbottigliamento dell’acqua minerale ma che non ci sembra entrino in questa “feroce” disputa”. Resta comunque il fatto che la disciplina in termini di prelievi e concessioni è ben regolata da leggi regionali anche se non ignoriamo certo la portata politica che un’amministrazione così come le forze politiche debbano avere sull’argomento. Rinnovare la concessione prima della naturale scadenza ha significato regolamentare aspetti quali ad esempio la quantità dei litri prelevati che erano tutt’altro che disciplinati; stessa cosa dicasi ad esempio. per le azioni di monitoraggio previste. Abbiamo già detto della complessità ed estrema articolazione che caratterizza il nostro ricco bacino idrico, complessità che si esplica anche nel rapporto tra acque cosiddette “superficiali” e quelle “profonde, questo però, non ci esula dal considerare l’enorme quantità di acqua che si può recuperare semplicemente abolendo dispersioni, falle del sistema idrico e quant’altro. L’azione intrapresa da Umbra Acque sul nostro sistema idrico ha già permesso il recupero di 11,2 l/s ed in tal senso ancora molto altro si potrà fare visto che meno del 50 % dell’acqua che parte dai serbatoi arriva ai rubinetti delle case. Vero è che l’acqua dispersa rimane nell’ambiente, ma anche la stessa acqua imbottigliata, tornerà nell’ambiente, se vogliamo fare discorsi universalistici ed accademici sul punto!Comprendiamo che per il Centrodestra gualdese essere stati sonoramente battuti da una “ciurma di impreparati, improvvisatori e superficiali” deve essere molto doloroso e duro da digerire”.

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