Gualdo Tadino, riapre il Talia: folla di gualdesi all’inaugurazione dello storico teatro [FOTO]

GUALDO TADINO – Momento storico per la città: dopo anni di chiusura è tornato a vivere il Teatro Talia. Al taglio del nastro la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il sindaco Massimiliano Presciutti, il presidente della Fondazione Carisp Carlo Colaiacovo e l’attore Ascanio Celestini. Presenti anche i consiglieri regionali Andrea Smacchi e Luca Barberini. Pienissimi i poco più di 100 posti disponibili, tanti i gualdesi che hanno voluto essere presenti e vedere il ritorno allo splendore del teatro, per anni luogo di cultura e di aggregazione. Lo ha visto per la prima volta anche il sindaco Massimiliano Presciutti, che ha seguito scrupolosamente i lavori, senza però recarsi mai sul cantiere. A fare da guida ai lavori sulla struttura, riacquistata dal Comune sotto l’amministrazione Scassellati, l’acquarello rinvenuto all’interno dell’archivio comunale.

Dal sindaco un ringraziamento alle strutture comunali che hanno lavorato e che hanno reso possibile l’inaugurazione e un plauso all’ex sindaco Scassellati, che decise di acquistare la struttura. “Gualdo sta lavorando molto bene sulla cultura e sugli eventi culturali perché in molti ci sostengono e quelli che ci aspettano saranno mesi importanti. Crediamo infatti che questa città possa e debba riacquistare quel ruolo che ha perso”. Quindi l’annuncio della riattivazione del concorso internazionale della ceramica, voluto e inserito nel bilancio di previsione. “Visto che la cultura è apertura e scambio – ha proseguito Presciutti – farò visitare il teatro ai profughi che abbiamo ospitato a Gualdo Tadino”.

“E’ un privilegio poter essere gli amministratori che inaugurano un luogo come questo – ha detto la presidente Marini – l’Umbria infatti ha fatto un lavoro importante sui teatri storici. Grazie alla collaborazione con l’amministrazione, questo di Gualdo è stato inserito negli interventi di recupero dopo il terremoto del 1997 e ha potuto così usufruire di due finanziamenti: uno di circa 900mila euro e uno nell’ambito degli interventi volti a riqualificare i beni culturali della regione per 300mila euro. Contributo che ha permesso, insieme alle risorse della Fondazione, di far arrivare alla fine il cantiere. Ma un teatro deve anche vivere, essendo luogo di produzione artistica. Il ruolo degli enti e delle istituzioni è infatti anche questo e noi lo sosteniamo con il Teatro Stabile dell’Umbria. Riaprire il teatro nel centro storico – ha detto infine la Marini – è ridare vita ad una comunità”. Da Colaiacovo i complimenti “per aver fatto una scelta appropriata e mantenere un tale patrimonio. Aver restituito decoro a questo contenitore vi consentirà di goderlo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.