Il ministro Salvini torna a Terni e lancia la sfida per le Regionali

TERNI – Il ritorno di Matteo Salvini a Terni. E’ stato annunciato direttamente il segretario della Lega Umbria, Virginio Caparvi, poi il sindaco, Leonardo Latini, nel pomeriggio di martedì. A partire dalle 10 il Ministro dell’Interno si ritroverà nella sede del partito, dove incontrerà i cittadini.

Salvini ha lanciato la sfida per le prossime Regionali 2020: “Ci prenderemo anche la Regione Umbria”.

Ha poi ringraziato la giunta Latini per l’operato svolto fino ad ora.

«Salvini – spiega la loro nota – dimostra ancora una volta la vicinanza alla città dell’acciaio che lo ha accolto calorosamente già in occasione delle elezioni comunali quando la Lega ha ottenuto il risultato storico del 30% e successivamente in vista del ballottaggio che ha poi premiato il partito del Carroccio con la vittoria schiacciante del sindaco Leonardo Latini. La visita del segretario federale della Lega rappresenta un’occasione importante per il territorio ternano che lo ospita».

Scatenate le opposizioni con il consigliere comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti: «Il ministro Salvini fa bene a tornare a Terni e se vuole farsi qualche selfie sono a disposizione anche io ad accompagnarlo. Non ci limiteremo, però, soltanto a largo Villa Glori. Venga a visitare tutti i luoghi della disillusione e delle promesse mancate. Sono otto mesi che la sua giunta è impantanata in questioni vitali per la città, occupandosi soltanto di spartizione di poltrone e nomine. Venga il ministro a farsi un selfie nelle periferie che, grazie al suo governo, hanno perso 12 milioni e mezzo di fondi del piano nazionale. Venga il ministro a farsi un selfie davanti al teatro Verdi che l’amministrazione aveva promesso di riaprire in un batter d’occhio ma che ancora è in stallo. Venga il ministro a farsi un selfie con i precari delle farmacie comunali Terni e delle altre partecipate, con i professionisti della Cascata delle Marmore liquidati all’istante dalla sua amministrazione. Venga il ministro a farsi un selfie con i genitori e con i ragazzi disabili del centro diurno il Girasole, ai quali la sua amministrazione non riesce a sostituire una caldaia nuova dopo mesi. Venga a farsi un selfie con il Progetto Mandela, con il Centro Diritti Umani, con i centri di aggregazione giovanili e per anziani che il 29 marzo saranno sfrattati dalla sua amministrazione.  Venga a farsi un selfie davanti ai camini dell’Ast che la sua amministrazione ha deciso di non videosorvegliare. Venga a farsi un selfie davanti all’inceneritore di Maratta, lui che vuole un inceneritore in ogni provincia, venga a godersi il profumo».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.