Impianti energetici in Umbria, novità su controlli ed ispezioni

Controlli per l’efficienza energetica più dilazionati nel tempo, risparmio economico per le famiglie e benefici per l’ambiente. Saranno questi i principali effetti delle novità introdotte dalla Regione Umbria nella gestione degli impianti termici, in attuazione delle normative europee e nazionali.  La giunta regionale ha approvato le disposizioni che uniformano su tutto il territorio umbro le attività di controllo, manutenzione e di ispezione degli impianti.

Il provvedimento riguarda sia gli impianti di riscaldamento sia quelli per la climatizzazione estiva, come previsto dalle norme nazionali. Non cambia nulla per la frequenza dei controlli e della manutenzione che devono essere effettuati, da ditte abilitate, con la periodicità indicata dal fabbricante o dall’installatore nel libretto. C’è invece una nuova tempistica per il controllo di efficienza energetica per le caldaie, meglio conosciuto come controllo fumi o combustione. Per gli impianti alimentati a gas, metano o gpl, di potenza inferiore o uguale a 100 kW, i più diffusi nelle nostre case, questo controllo non sarà più biennale, ma si dovrà fare ogni 4 anni; si passa da uno a due anni per gli impianti a combustibile liquido o solido.

Scadenze da rispettare meno ravvicinate, grazie all’evoluzione tecnologica degli impianti, e un risparmio sicuro per i minori costi del “bollino”, il contributo previsto dalle norme nazionali che viene versato in occasione del controllo di efficienza energetica. Per le normali caldaiette domestiche aventi potenza inferiore a 100 kW si pagheranno 15 euro ogni quattro anni: questo è il costo del singolo bollino, fissato su tutto il territorio regionale.

Cambia anche il regime delle ispezioni. Chi è in regola e provvede ai controlli obbligatori dell’impianto non sarà soggetto ad ispezioni. Mentre finora si procedeva a campione, con le nuove disposizioni le ispezioni sono programmate in base a criteri che prevedono una maggiore attenzione verso impianti con anzianità superiore a 15 anni, impianti con potenza superiore a 100kW e impianti per i quali non sia pervenuto il rapporto di controllo di efficienza energetica o siano emersi elementi di criticità in fase di accertamento documentale.

La Regione Umbria ha già avviato il percorso per la realizzazione del “Curit”, in cui confluiranno i catasti attualmente gestiti dai Comuni con più di 40mila abitanti (Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello) e dalle Province di Perugia e Terni.

È inoltre già predisposto in bozza un disegno di legge regionale per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici e degli impianti di climatizzazione. Il testo si propone di definire, in maniera organica e completa, un quadro normativo di riferimento a livello regionale sia per l’efficienza e la certificazione energetica che per la gestione degli impianti termici.

 

 

 

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