Inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti, il Procuratore: “Massima attenzione sulle partecipate. Sotto osservazione il caso Gesenu”

PERUGIA – Massima attenzione della Corte dei Conti sulla vicenda Gesenu. Il messaggio è quello del procuratore della Corte dei Conti Antonio Giuseppone che, nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della corte dei conti ha incontrato la stampa. Da Giuseppone una sostanziale promozione della pubblica amministrazione umbra, definita “ampiamente sufficiente” ma qualche criticità e’ emersa. Nella gestione del quotidiano Giuseppone ha evidenziato problematiche nella giurisdizione e nelle competenze. “I risultati del nostro anno sono soddisfacenti – ha detto – ma siamo rimasti sorpresi per la legge 220 del 2015 che ci ha sottratto la giurisdizione sugli amministratori e dipendenti Rai”. Non sfugge alla Corte dei conti la questione delle partecipate, dove però la normativa lega le mani alla magistratura contabile. “Umbria mobilità per esempio è una S.p.A ma ha soci pubblici che intervengono per ripianare i debiti. Sulle partecipate – la sottolineatura di Giuseppone – la Cassazione ha stoppato la nostra competenza. Solo se il danno è causato al patrimonio del socio pubblico se ne risponde alla Corte dei conti in una giuurisprudenza riduttiva. Noi non difendiamo lo status quo ma crediamo che la nostra azione possa avere maggiore efficacia”. Per quanto riguarda Gesenu: “Potremmo agire nei confronti degli amministratori solo individuassimo danni al socio pubblico e noi stiamo valutando come muoverci”. La Corte dei conti, qualora individuasse danni causati dagli amministratori potrà vigilare per far sì che siamo i soci pubblici ad iniziare una azione di responsabilità. “Se il socio pubblico non dovesse esercitare azioni sociali sugli amministratori, potremmo rivalerci sul socio pubblico”, ha detto Giuseppone che ha sottolineato anche come i cittadini umbri abbiamo compreso le competenze della magistratura contabile e segnalino le situazioni più varie dove aprire un fascicolo. Nelle attività del 2016 ci sono situazioni di malasanità in provincia di Terni ma anche irregolarità nella gestione del personale molto rilevanti. Gli enti locali restano i principali indiziati nella gestione delle consulenze: ” spesso forzano la mano per conferire incarichi”, ha detto.

corte dei conti1Nel dettaglio, la Procura regionale ha ricevuto 918 denunce, esposti, segnalazioni varie, di cui ha disposto l’apertura di nuove istruttorie per 674, mentre per 244 di esse ha proceduto alla archiviazione immediata in difetto delle condizioni previste dalla legge per poter aprire un nuovo fascicolo. Al riguardo, la normativa prevede che le Procure Regionali presso la Corte dei conti possano iniziare l’attività istruttoria, a pena di nullità, a fronte di una notizia di danno specifica e concreta, fatte salve le fattispecie direttamente sanzionate dalla legge. Ciò comporta che al momento della ricezione di una denuncia, esposto, segnalazione, articolo di stampa, notizia, il Pubblico Ministero debba valutare la sussistenza di tale condizione per poter legittimamente aprire un fascicolo ed iniziare l’attività istruttoria. 10 Ove tale valutazione dia un risultato negativo, l’Ufficio deve necessariamente provvedere alla immediata archiviazione della denuncia, notizia, esposto, articolo di stampa, difettando le condizioni di legge per poter avviare i necessari accertamenti istruttori. Analizzando la fonte delle 674 nuove istruttorie aperte, emerge che detto dato è ulteriormente scomponibile nel seguente modo: 60 denunce provenienti da autorità giudiziarie (ivi comprese le comunicazioni delle Procure della Repubblica ex art. 129 delle disposizioni di attuazione del Codice di procedura penale); 47 da organi di controllo esterno; 2 quale esito delle verifiche amministrativo-contabili condotte dalla Ragioneria Generale dello Stato; 32 da associazioni e rappresentanti politici e sindacali; 72 da privati cittadini; 99 dalla stampa ed altri mezzi di informazione; 362 dalle Amministrazioni. “Da tale primo raffronto – ha spiegato il procuratore –  le istruttorie aperte a seguito di denuncia delle Amministrazioni costituirebbero il 53,71% circa di quelle complessivamente aperte nel 2015. All’apparenza si potrebbe valutare tale risultato come soddisfacente, ma in realtà si tratta di un dato non del tutto appagante, poiché esso si compone, in larga parte, di denunce per c.d. malpractice sanitaria (104), dell’invio delle delibere consiliari di riconoscimento debito fuori bilancio previsto dall’art. 23, comma 5, della L. 27 dicembre 2002 n. 289 (39), di infortuni (36), di danni da incidenti stradali (18) – fattispecie che debbono comunque essere oggetto di specifica denuncia – e che costituiscono comunque il 54,42% circa del totale delle 362 istruttorie aperte nel 2015 a seguito di denuncia delle Amministrazioni umbre”. Significativo, ad esempio, è il dato pari a zero relativo alle denunce pervenute nel 2015 dagli organi di controllo interni (collegi sindacali e di revisione)”.

corte dei conti2Altrettanto emblematico, peraltro, è il dato delle denunce aperte a seguito di segnalazioni di privati cittadini, in leggero aumento rispetto al dato del 2014. “Di tali esposti, il cui numero auspico possa ulteriormente incrementarsi nell’anno in corso, ringrazio pubblicamente i cittadini umbri che, evidentemente, hanno a cuore la corretta gestione delle risorse pubbliche e confidano in un efficace intervento a tutela delle stesse da parte della Procura Regionale”.

Nell’anno trascorso sono state operate 1.020 archiviazioni di istruttorie già aperte (di cui 9 dopo l’emissione dell’invito a dedurre) ed emessi 41 atti di citazione (con 118 convenuti in giudizio). I fascicoli istruttori pendenti al 31 dicembre 2015 sono risultati essere 3.207. Analizzando i predetti dati numerici emerge, rispetto al 2014, una riduzione del carico dei fascicoli pendenti (da 3.594 a 3.207), un sensibile incremento degli atti di citazione emessi (41 contro 29) nonché dell’ammontare dei danni erariali complessivamente contestati (passati da €. 2.936.884,62 a €. 8.042.040,24). La Sezione giurisdizionale ha emesso 27 sentenze di condanna per un ammontare di €. 1.167.279,28 di cui 5 relative a giudizi incardinati nell’anno 2015. 17 Nel corso del 2015 l’Ufficio ha formulato 823 richieste istruttorie (729 nel 2014), 3 istanze di sequestro conservativo (nessuna nel 2014), 44 inviti a fornire deduzioni (35 nel 2014) con 112 destinatari, ha tenuto 26 audizioni personali, ha partecipato a 22 udienze nelle quali, oltre ai giudizi di responsabilità amministrativa, si sono trattati 10 giudizi di conto. Sono stati presentati 17 appelli avverso sentenze di primo grado (1 nel 2014). “Si tratta di dati significativi . ha detto il procuratore  – che dimostrano l’operosità della Procura Regionale nell’anno appena trascorso e che debbono costituire il punto di partenza per l’attività nell’anno corrente al fine di consolidare, ove possibile, detto trend positivo”. Nel corso dell’anno 2015 la Procura Regionale ha inoltre proseguito l’opera di informatizzazione dei fascicoli istruttori di nuova istituzione, provvedendo altresì a scannerizzare 695 fascicoli riguardanti istruttorie pendenti e consolidando l’utilizzo della posta elettronica certificata per le comunicazioni con l’esterno, con evidenti risparmi di tempo e spesa. Non va poi dimenticata l’attività svolta dalla Procura Regionale di monitoraggio sulla esecuzione delle sentenze di condanna del giudice contabile umbro, ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 260, che ha permesso di accertare per l’anno 2015 l’incasso di €. 145.258,65. 30.

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