Inceneritori a Terni: massima apertura della Regione per l’avvio di uno studio epidemiologico

TERNI – La questione “incenertitori” approda al tavolo della Regione Umbria. Torna a riunirsi la seconda commissione regionale per affrontare il caso inceneritori a Terni. Il presidente della commissione, Eros Brega (Pd) vuole lavorare affinchè si arrivi a produrre un documento condiviso, da votare il prossimo 28 marzo.

Massima apertura da parte della Regione, con l’assessore all’ambiente Fernanda Cecchini disponibile a portare avanti quello studio epidemiologico richiesto a gran voce da tutte le parti. Un approfondimento richiesto già nella seduta della scorsa settimana, che servirebbe a “bloccare” l’autorizzazione per bruciare ulteriori rifiuti a Terni.

Il documento servirebbe a capire l’origine di una malattia la cui causa è conosciuta, studiare e controllare una malattia, acquisire informazioni sull’ecologia e sulla storia naturale della malattia, programmare ed attivare piani di controllo e di monitoraggio della malattia, infine valutare gli effetti economici di una malattia ed analizzare i costi e benefici economici.

L’assessore ha inoltre ribadito che una volta avviato lo studio si potrà ufficialmente stabilire, con dati alla mano, qual è la reale situazione ambientale del territorio.

Qualora fosse grave, il sindaco potrebbe far leva per bloccare gli impianti.

La commissione si è chiusa con il presidente Brega che, partendo dalle mozioni di Nevi su salute e ambiente nella conca ternana e Liberati sulla questione dell’inceneritore Terni Biomassa – cercherà di costruire una risoluzione unanime che verrà discussa nel seduta del 27 marzo.

 

 

Inceneritore a Terni: si chiede a gran voce uno studio epidemiologico dettagliato sulla situazione ambientale Riunione della seconda commissione del consiglio regionale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.