Jp Industries, Porcarelli revoca la mobilità

FABRIANO – Giovanni Porcarelli ha firmato la revoca della procedura di mobilità per 400 lavoratori JP Industries. Il passo indietro è arrivato durante una mattinata di trattative con i sindacati che hanno incontrato l’imprenditore a Fabriano. Fuori dai cancelli, con i lavoratori, anche i sindaci di Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Evidentemente la pressione esercitata dalla politica e dall’opinione pubblica, oltre alle rassicurazioni arrivate ieri dal Mise con il tavolo della Bellanova sono state sufficienti per far fare marcia indietro all’imprenditore.

“J&P industries ha ritirato la richiesta di mobilita’ per i 400 dipendenti della ex Antonio Merloni”: la conferma della svolta nella vertenza dell’azienda di Fabriano arriva dal vicepresidente, con delega allo sviluppo economico, della Regione Umbria, Fabio Paparelli.  “E’ un fatto, questo – ha spiegato Paparelli  per commentare l’esito dell’incontro di stamani tra sindacati e proprieta’ a Fabriano – che accogliamo certo con favore, avendolo auspicato anche nell’incontro di ieri al Ministero per lo sviluppo economico. Dopo questo passaggio, si puo’ affrontare, tutti insieme con maggiore serenita’, il nodo ancora aperto per il futuro di questa azienda, e cioe’ la bancabilita’ del piano industriale. Su questo, come istituzioni locali interessate, continueremo a vigilare con grande attenzione”.

“Una buona notizia e un nuovo punto di partenza, dal quale lavorare per costruire un piano industriale credibile, che possa salvaguardare occupazione e produzione”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) commentando la notizia della revoca della procedura di mobilità. “La decisione di Porcarelli – commenta Smacchi – sgombra il campo da un ostacolo enorme, che impediva di fatto la trattativa con gli istituti di credito. In questo modo, ristabilite le precondizioni, ricomincia una nuova fase per l’avvio della società, finora bloccata tra vicende giudiziarie e ‘colpi di sole’ dell’imprenditore. Un nuovo step – aggiunge l’esponente del Pd-, che passa per la costruzione di un piano industriale solido e credibile in grado di tutelare i posti di lavoro. Fondamentale – spiega – sarà anche il lavoro avviato dal Governo, nella persona del viceministro Teresa Bellanova, sul fronte degli istituti di credito. Con loro servirà trovare un accordo che possa permettere alla Jp di avviare la produzione, iniziando così ad utilizzare gli strumenti messi in campo dalla Regione”. Per Smacchi, in conclusione, “va ribadito un profondo ringraziamento al viceministro Bellanova, ai rappresentanti delle Regioni Umbria, ai sindaci, ai sindacati e a tutti coloro che si sono adoperati per scongiurare un evento che avrebbe rappresentato una vera pietra tombale per il territorio”.

Soddisfatti anche i sindaci. Massimiliano Presciutti parla di “primo risultato, precondizione per la fase del Piano industriale. Un segnale che agevola la fase di trattativa. Quando si vuole costruire non si può andare avanti a strappi”. “Soddisfatto per il risultato” anche il sindaco Giovanni Bontempi. “La decisione di oggi fornisce la giusta tranquillità per andare avanti”.

 

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