La provincia di Perugia sotto accusa per multe non incassate

PERUGIA – Nella Provincia di Perugia è scattata una doppia inchiesta della Procura della repubblica, sezione penale (pm Mario Formisano) e Corte dei Conti (vice procuratore Pasquale Principato) per multe scattate per violazioni al codice della strada non ancora incassate. E come se non bastasse nell’indagine finisce anche il fenomeno dell’assenteismo. Intervenuta anche la Finanza con sette ore di sequestri negli uffici della polizia provinciale in via Palermo e perquisizioni nella casa della dipendente indagata. Sotto i sigilli del finanzieri sono finiti sei anni di verbali. Dalle colonne del Messaggero emerge anche una stima del danno erariale che potrebbe aggirarsi intorno ai 250mila euro che raddoppiano perché quella multe sono finite a ruolo, cioè diventano cartelle esattoriali per inseguire chi non ha pagato. I finanzieri guidati dal colonnello Dario Solombrino hanno sequestrato anche il registro dei pagamenti in contanti. Perché ci sono tanti aspetti da verificare e dati da incrociare in un’inchiesta particolarmente delicata. La Provincia spiega che da settimane gli uffici stanno lavorando per rimettere in chiaro questa situazione. Il presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti spiega come «sono stati anni complicati per tutte le Province italiane coinvolte in un processo di cambiamento non sempre razionale. Anche in questi difficili momenti sono state date delle risposte alle esigenze dei cittadini. Le funzioni svolte dall’Ente rimangono fondamentali per la comunità, basta pensare alla viabilità e alla scuola. Aspettando l’esito dell’inchiesta – sottolinea il presidente – vorrei sottolineare l’assoluta fiducia nei confronti del personale dipendente che ogni giorno mette a disposizione la propria professionalità e competenza al servizio della collettività».

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