Legge elettorale, oggi il deposito del ricorso al tribunale civile di Perugia

Sarà depositato oggi il ricorso al tribunale civile di Perugia contro la legge elettorale regionale “Umbricellum” curato dal collegio composto dagli avvocati Felice Besostri, Michele Ricciardi e Giuseppe Pennino. Il ricorso è presentato da tre deputati (Galgano di Scelta Civica, Gallinella e Ciprini del Movimento 5 Stelle), tre consiglieri regionali (Stufara di Rifondazione Comunista, Sandra Monacelli dell’Udc e Orfeo Goracci di Comunisti Umbri),  due candidati alla presidenza della Regione (Amato De Paulis e Giampiero Prugni), due consiglieri comunali di Perugia (Franco Ivan Nucciarelli di Perugia Rinasce e Armando Fronduti di Forza Italia), rappresentanti del Comitato per la Democrazia in Umbria (Michele Guaitini e Andrea Maori segretario e tesoriere di Radicaliperugia.org, Leonardo Triulzi di Alternativa Riformista e Luigino Ciotti di Sinistra Anticapitalista), il professor Mauro Volpi, esponenti dell’Italia dei Diritti, del Comitato Popolo Sovrano, di Rigenerare la Democrazia, di Progetto Terni e 50 cittadini.

Premio di maggioranza senza fissazione di una soglia minima, l’inedito premio di minoranza, la clausola “salva alleati” per chi ottiene il 2,5% all’interno della coalizione vincitrice, il riparto dei seggi basato sui voti dei candidati presidenti anziché sui voti di coalizioni e liste e il mancato parere obbligatorio della commissione pari opportunità sono i punti contestati e per i quali si richiede al giudice di impugnare la legge di fronte alla Corte Costituzionale affinché vengano tutelati i diritti costituzionali dei cittadini-elettori umbri.

“L’operazione portata avanti dal Consiglio Regionale con l’approvazione dell’Umbricellum – si legge in una nota – per quanto sfacciata e arrogante, meritava una decisa risposta da parte di chi non accetta che le istituzioni e le principali regole democratiche diventino ostaggio di squallidi interessi di parte. Dispiace che debba essere ancora una volta la magistratura a risolvere un problema che la politica non solo non ha saputo risolvere ma ha addirittura creato. Confidiamo ora nella celerità del Tribunale nel fissare al più presto l’udienza di merito, comunque prima del 31 maggio data delle prossime elezioni”.

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