Mantignana, la Margaritelli avvia le procedure di mobilità, la Cisl sugli scudi

CORCIANO – La Margaritelli Spa, una delle più grandi realtà imprenditoriali umbre: tre siti produttivi a Miralduolo, Palazzo d’Assisi e Mantignana, con circa trecento dipendenti, all’indomani dell’incontro all’Assindustria di Perugia, ha aperto le procedure di mobilità per 31 lavoratori.

Niente di nuovo la Filca Cisl, consapevole della crisi del settore, che tuttavia si “stupisce per la precisione chirurgica con la quale l’azienda interviene nell’individuare gli esuberi”.

Questi infatti risultano concentrati nel solo sito di Mantignana, mentre per gli altri due stabilimenti è prevista l’applicazione dei contratti di solidarietà. “Strano – dice il sindacato – che nel gruppo vengano utilizzati ammortizzatori sociali diversi e fortemente discriminatori e penalizzanti solo per alcuni lavoratori”.

“Perché non prevedere i contratti di solidarietà, tecnicamente possibili, per l’intero Gruppo, come del resto fortemente richiesto dalla RSU di Mantignana e la Filca Cisl già dal 2011?” Si domandano dalla Filca Cisl. “Non sarà perché i lavoratori di Mantignana, tutti ex-Fillea Cgil passati in blocco alla Filca Cisl, pagano cara questa scelta? Considerato che negli altri due stabilimenti la Fillea Cgil vanta la stragrande maggioranza degli iscritti, il sospetto di un licenziamento discriminatorio appare fondato. Anche alla luce del fatto che i lavoratori sono da sempre impiegati, secondo le necessità e a rotazione, in tutti i siti produttivi del Gruppo Margaritelli.

Perché ora non è più possibile? E soprattutto, perché non è più possibile per i soli lavoratori di Mantignana? Inoltre, aprire la procedura di mobilità seguendo modalità prevalentemente geo-politiche, non rischia di andare contro i criteri di legge che sono alla base della stessa normativa e che considera carichi di famiglia e anzianità di servizio in primis? Se i lavoratori sono tutti uguali, il rischio è concreto”.

Intanto a Mantignana è in corso un presidio permanente in attesa di sviluppi mentre, in barba alla solidarietà, negli altri stabilimenti la produzione continua senza intoppi.

“Come sempre la Filca Cisl è al fianco dei lavoratori ed è pronta a sostenerli con ogni mezzo e in ogni sede” dicono Tino Tosti e Germano Fioriti, segretario regionale e funzionario Filca Cisl.

Anche il segretario generale regionale della Cisl Ulderico Sbarra, condanna fermamente, le modalità con cui si è gestita la vertenza ed in particolare il carattere discriminatorio che tende a colpire solo una parte dei lavoratori, facendo venire meno il principio di solidarietà che ispira e conduce l’azione sindacale.

Considerato  lo stato della vertenza e l’importanza della stessa , la Cisl si opererà perché ci sia l’ intervento dell’assessorato allo sviluppo industriale, al fine di ricondurre la vertenza negli ambiti consoni delle regolari e corrette relazioni sindacali, e trovare le soluzioni adeguate alla sua migliore risoluzione.

Per il sindaco di Corciano, Betti, che questa mattina ha fatto visita ai lavoratori: “La situazione della Margaritelli non può non preoccuparmi, si tratta di una realtà produttiva importante del territorio. Sono assolutamente a fianco dei lavoratori ed in linea con il sindacato. Il contratto di solidarietà non può essere applicato solo a due stabilimenti su tre. Dobbiamo parlare di gruppo, non di stabilimenti. Ovviamente, insieme a sindacato e rappresentanti della Regione, chiederemo un incontro alla proprietà per valutare le possibilità di intervento”.

Intanto si registra la solidarietà della Rsu Cisl della Margaritelli di Miralduolo.

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