Morti sul lavoro, il 30 per cento in Umbria dovuto alle cadute dall’alto

TERNI – “Il 30 per cento delle morti bianche in Umbria è determinato dalle cadute dall’alto”. Lo ha  detto l’assessore regionale ai lavori pubblici, Stefano Vinti, partecipando oggi a Terni al seminario che si è svoltonell’Aula magna dell’Istituto Alberghiero, organizzato  dalla Regione Umbria, in collaborazione con gli Ordini degli architetti e degli ingegneri ed i Collegi dei periti industriali e dei geometri della provincia. Un incontro promosso per far conoscere il Regolamento di attuazione in materia di cadute dall’alto nel settore edile che è entrato in vigore con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Nella sua introduzione, dopo il saluto del sindaco Leopoldo Di Girolamo, Vinti ha sottolineato come questo sia “il primo regolamento di attuazione della legge 16 del 2013 che detta norme sulla prevenzione delle cadute dall’alto ed è evidente che è un primo passo importante in questo settore. Siamo partiti con il regolamento che riguarda il settore dell’edilizia ed a questo seguiranno a breve quelli dedicati ai settori dell’industria e dell’agricoltura – ha affermato Vinti – Le cadute dall’alto da coperture o da altre parti di un edificio sono la causa più rilevante d’infortunio o di morte, sia quando coinvolgono lavoratori sia quando coinvolgono singoli cittadini che accedono in quota per fare piccole manutenzioni. La copertura dell’edificio infatti, che è sede di moltissimi impianti a servizio della casa, è diventata ormai un luogo di lavoro, un cantiere che per le sue peculiarità possiede caratteristiche di rischio molto elevato. Non possiamo dimenticare che le cadute dall’alto rappresentano il 30 per cento delle ‘morti bianche’ nella nostra regione, alle quali ogni anni si aggiungono numerosissimi casi di incidenti che provocano feriti ed invalidità anche importanti. Quindi – ha concluso l’assessore – è bene che la sicurezza diventi cultura e il metodo un’abitudine”.

Il Regolamento riguarda tutte le attività in quota che si svolgono nel campo dell’edilizia, con l’obiettivo di tutelare sia il lavoratore che il committente facendo in modo che nel momento in cui si opera sulle coperture o su facciate particolari di un edificio come quelle continue, ventilate o ampiamente finestrate, siano stabilite a monte le modalità con cui eseguire gli interventi e sia stabilita una procedura unica di affidamento da parte del committente privato all’impresa o al lavoratore autonomo che sale in quota. Il lavoratore deve essere informato dal committente sullo stato dei luoghi e deve risultare formato sui dispositivi in uso per prevenire la caduta; il committente deve informare e avere un’attestazione dalla quale risulti che abbia provveduto a quanto doveva.

 

Un pensiero riguardo “Morti sul lavoro, il 30 per cento in Umbria dovuto alle cadute dall’alto

  • Feb 21, 2015 in 8:49
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    In Umbria nel 2014 sono morti sui luoghi di lavoro 13 lavoratori di cui 8 in provincia di Perugia e 5 in provincia di Terni. le cadute dall’alto non sono tutte in edlizia nel 2014, ma anche in altri comparti. E’ l’agricoltura la peggiorepiaga con le morti causate dal trattore anche nella vostra regione. Occorre aggiungere che oltre a queste morti SUI LUOGHI DI LAVORO ve ne sono almeno altrettante morte sulle strade Carlo soricelli curatote dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

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