Omicidio Moracci, la colf resta ai domiciliari. Il gip: “Resta il pericolo di reiterazione del reato”

TERNI – Angela Cioce, la colf di 48 anni accusata di essere la terza basista della rapina a casa Giulio Moracci terminata con la morte del 91enne, resta agli arresti domiciliari. Il gip Simona Tordelli ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dai difensori della donna, gli avvocati Emidio Gubbiotti e Sara Giovannelli. Anche il pubblico ministero, Barbara Mazzullo, si era opposta all’istanza.
Il giudice ha ritenuto che permagono i rischi di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato, oltre a quello di contatto con le parti offese.
Respinte anche le richieste, subordinate, di applicazione di misure alternative per permettere alla donna di lavorare e provvedere al sostentamento dei due figli.
Al momento i legali non hanno intenzione di presentare ricorso al tribunale del riesame.
La quarantottenne, durante l’interrogatorio di garanzia, aveva sostenuto di essere totalmente estranea ai fatti contestati spiegando di non essere a conoscenza dei piani criminali degli altri due presunti basisti e dei tre romeni considerati autori materiali della rapina.

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