Perugia 1416, i Savi di Porta Sole e Porta Eburnea incontrano il regista

PERUGIA – “Chiediamo che il punteggio per il corteo inerente il giudizio qualitativo avvenga su una scala parametrale ben definita, al pari di come si usa fare nelle gare di pattinaggio artistico, di tuffo o di danza classica. Il nostro motto è ‘anticipiamo e chiariamo prima, regolamentiamo per evitare di discutere dopo”. Parte con le idee chiare il Consiglio dei Savi di Porta Sole, che in gran completo ha incontrato, insieme a diversi delegati delle frazioni del Rione, il regista di Perugia 1416, Rodolfo Mantovani.

Un appuntamento, il primo di una lunga serie fra quelli operativi con il nuovo coordinatore artistico della rievocazione, tenutosi nella sede dell’associazione Borgo Sant’Antonio, che gentilmente continua a metterla a disposizione del Magnifico Rione, in attesa che quest’ultimo riceva la risposta dell’Amministrazione per l’uso dei locali individuati in via del Roscetto. Una ventina di persone, quelle presenti alla riunione, rimaste entusiaste del primo approccio. “L’impressione è stata estremamente positiva – commenta il Console Francesco Pinelli – Mantovani è un ragazzo pieno di energia, molto partecipativo, che con cuore vive l’esperienza di queste manifestazioni. Ci siamo trovati d’accordo su vari punti, in particolare, laddove si confermerà che anche il corteo avrà un punteggio, occorrerà adottare dei criteri ben precisi per la valutazione dell’attinenza storica, della distribuzione dei figuranti, eccetera.

Tutto questo per evitare litigi a posteriori. Si è parlato anche dell’idea di mettere in piedi una taverna, dell’importanza che questa ha sotto il profilo sociale, ma anche per instaurare il senso di appartenenza, costruire o rinsaldare rapporti. Abbiamo affrontato anche la questione dei mercatini da allestire dentro il rione per dare risalto ai nostri prodotti caratteristici come la farina, il grano, lo zafferano, o dare spazio alle lavandaie. Stiamo quindi cercando di identificare un’area per fare una mini rappresentazione di tutto questo”.

A seguire, Mantovani ha incontrato per la prima volta anche il Consiglio dei Savi di Porta Eburnea. Pure qui, oltre a imbastire iniziative legate alla cultura e alla gastronomia, compreso l’allestimento di una taverna, sono emersi nodi da sciogliere nel giro di poco tempo. “Aspettiamo indicazioni precise per il corteo – sottolinea il Console Riccardo Canfora – vogliamo migliorare i nostri abiti, quindi prima di contattare le sartorie vorremmo capire bene quali sono i tagli dei modelli, lo stile degli accessori, delle scarpe, etc. Rispettare la filologia è la prima cosa importante, quest’anno vogliamo migliorarci. Dobbiamo partire con il piede giusto. Il regista ci ha dato inoltre indicazioni su come poter valorizzare i nostri colori, i nostri prodotti caratteristici, come la frutta e la verdura. Ora dobbiamo individuare degli itinerari culturali e gastronomici. Per la taverna siamo in alto mare, e per la sede stiamo ancora aspettando la conferma dal Comune, che speriamo possa arrivare quanto prima, altrimenti realizzare e gestire il tutto diventa difficile”.

La voglia di migliorarsi incalza. E l’entusiasmo non manca, tutt’altro. Neppure da parte del regista, che al primo incontro con i rionali non si è presentato a mani vuote, ma con un dono. Molto gradito il calice di cristallo inciso a mano con il simbolo del Rione, la scritta Perugia 1416 e la sua firma, che Mantovani ha fatto realizzare appositamente da RCR Atelier nel cuore di Perugia, ormai tifosa di Perugia 1416, in grado di personalizzare i prodotti, grazie ad Elena, decoratrice del vetro. “Il calice è un simbolo augurale, si utilizza anche per brindare, quindi di buon auspicio per questa nuova avventura!”, commenta fiducioso Mantovani, che proseguirà i suoi incontri ravvicinati con Porta Sant’Angelo, Porta San Pietro e Porta Santa Susanna.

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