Perugia, è polemica sulle strisce blu. Il Pd: “Dal sindaco retorica stucchevole”

PERUGIA – Scosse elettorali o semplicemente politiche che siano, la “rivoluzione blu” dei parcheggi in centro ha riacceso la tensione tra sindaco e opposizione. Se Romizi viene accusato di aver disatteso le sue promesse elettorali, il sindaco contrattacca.

“Con riferimento ad alcuni nuovi stalli di lunga sosta (con tariffa euro 1,50 totali al giorno), leggo su alcuni giornali di una fantomatica “rivoluzione blu”. Come se non bastasse – dice Romizi – sedicenti “giovani comunisti” rivendicano la frase apparsa sul selciato del parcheggio in Via Ripa di Meana: “Ma Romizi come Boccali?” Forse ch’io sia improvvisamente rimbambito?  In effetti io e la mia maggioranza abbiamo sempre sostenuto la necessità di abbassare le tariffe dei parcheggi, tra le più alte d’Italia. Sono quindi vittima di una crisi d’identità? In verità la stampa odierna, al pari degli improvvisati scribacchini muniti di bomboletta, tralasciano di spiegare come la contestata misura, sia da ricollegarsi alle ben più importanti e generalizzate riduzioni tariffarie faticosamente ricontrattate in buona parte della città”.

“Forse è il caso allora, di ripercorrere alcune fondamentali tappe, utili a ricostruire quanto accaduto nel tempo, per poter poi giudicare il tutto con cognizione di causa.

2007 Amministrazione Locchi: Il Comune vende le quote Sipa per ripianare il noto “buco” di bilancio, diventando così socio di minoranza della società che gestisce i parcheggi. Nello stesso anno vengono istituiti 815 nuovi stalli a pagamento.
2009 Amministrazione Locchi: + 10% delle tariffe dei parcheggi
2010 Amministrazione Boccali: + 30% delle tariffe dei parcheggi e da +20% a +30% degli abbonamenti; oltre alla cessione delle residuali quote di Sipa.
2011 Amministrazione Boccali: + 5% delle tariffe dei parcheggi
2012 Amministrazione Boccali: + 5% delle tariffe dei parcheggi e + 6% degli abbonamenti
2013 Amministrazione Boccali: + 5% delle tariffe dei parcheggi

2017 Amministrazione Romizi: riduzioni da – 20% a – 30% di tariffe e abbonamenti.

Le riduzioni menzionate riguardano oltre 2300 stalli tra posteggi in struttura e a parcometro. A questo si aggiungano gli importanti investimenti per le nuove tecnologie introdotte, come ad esempio le applicazioni che consentendo di pagare l’effettivo tempo di sosta, concorrono anch’esse ad una sostanziale diminuzione del caro parcheggi. Una così apprezzabile rinegoziazione siamo riusciti ad ottenerla dopo lunghe e faticose interlocuzioni ed il risultato non può e non deve essere dato per scontato, soprattutto se consideriamo che il potere contrattuale di questa Amministrazione era evidentemente condizionato dall’esistenza di una previgente convenzione e dalla lunghezza della stessa. Basti pensare che detta convenzione vedrà il suo esaurirsi nel 2047, quando mia figlia avrà già trent’anni ed io, forse, sarò nonno”.

Il PD – Il Pd reagisce e schiera il gruppo consiliare insieme a pezzi da novanta del Pd perugino come il segretario Paolo Polinori, il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Marco Vinicio Guasticchi e la consigliera regionale Carla Casciari.

“È davvero un disco rotto – dicono –  ormai stucchevole, quello per cui l’attuale Giunta, sindaco Romizi in testa, siano una sorta di poveri malcapitati messi lì a lavorare indefessamente per riparare i “misfatti del passato”. La campagna elettorale del 2019 non potrà avere i contenuti di quella del 2014: l’amministrazione che verrà giudicata sarà quella attuale, in rapporto anche ai progetti politici e civici alternativi che saranno presentati. Quali opere strategiche lascia questa Giunta, a parte il taglio del nastro di tutto quello che era stato avviato dalle tanto vituperate amministrazioni precedenti o finanziato dalla Regione Umbria (vedi Frecciarossa, mobilità notturna e agenda urbana)?  Quali grandi innovazioni? Quali delle rivoluzioni annunciate (taglio delle tasse, rotazione dei dirigenti comunali, rivitalizzazione del centro storico, sicurezza a Fontivegge e nelle periferie, solo per fare degli esempi) potranno dirsi realizzate o meno? Questo sarà il dibattito. Rievocare continuamente le presunte nefandezze della storia della  città, oltre ad essere davvero poco rispettoso verso chi i cittadini hanno eletto negli anni con l’onere e l’onore di contribuire al Governo di Perugia, non contribuisce ad esaltarne il ruolo ed offusca quelle eccellenze per cui il capoluogo è riferimento in tutto il Paese: dalle scelte visionarie sulla mobilità alternativa (a cominciare dalle scale mobili e dai parcheggi a corona), alle politiche per l’infanzia e sul sociale, fino alla scommessa vinta dei grandi festival culturali (da Umbria Jazz al Festival del Giornalismo) e delle mostre internazionali (come il Perugino, il Pinturicchio e il Signorelli)”.

“Il sindaco Romizi ha avuto in questi anni i numeri necessari in consiglio comunale per determinare l’assetto della città, che passa per le scelte relative alle grandi opere e ai grandi progetti, fino a quella sulle politiche di sosta di cui si parla oggi. È evidente anche ai più disattenti che per privilegiare alcune categorie politicamente a lui vicine, verranno vessati dalle nuove strisce blu e dall’aumento dell’orario a pagamento i lavoratori, i pendolari, gli studenti e tutti i cittadini che gravitano nelle aree ancillari al centro storico e a Fontivegge, dove sono stati rimossi tutti i parcheggi liberi. Il millantato decremento dei costi dunque si è tradotto in uno smisurato aumento delle strisce blu. Senza contare che se Saba non dovesse ottenere i ricavi sperati in virtù del nuovo assetto, sarebbe il Comune stesso a dover pagare per sanare i minori introiti e garantire i ricavi al gestore. Scelte che abbiamo contestato dall’inizio e che continuiamo a contestare, sempre disponibili a un dibattito serio e responsabile sul futuro della città”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.