Perugia esclusa dai fondi del progetto “Scuole Sicure”. Borghesi: “Città trascurata dal centrodestra”

PERUGIA – Perugia esclusa dai fondi del progetto nazionale “Scuole sicure”. Una brutta figura per la città, sulla quale vogliono saperne di più i consiglieri comunale Erika Borghesi, Alvaro Mirabassi ed Elena Ranfa, che hanno presentato un’interrogazione alla giunta di Palazzo dei Priori.

“Il Governo nazionale più precisamente il Ministro dell’Interno” – dichiara la Consigliera Borghesi – “ha previsto l’assegnazione di 2,5 milioni di euro a 15 città italiane, per progetti e iniziative volte a combattere lo spaccio di stupefacenti nei pressi delle scuole. Nonostante i proclami e i toni da campagna elettorale permanente dei politici di centro destra perugini e umbri, la città di Perugia è rimasta esclusa dal piano “Scuole sicure” che prende in considerazione in maniera irrazionale e folle come unico criterio per l’assegnazione dei fondi il numero degli abitanti. Dopo il blocco dei fondi destinati al recupero delle periferie, si aggiunge anche questa beffa per la nostra città. Perugia non merita l’esclusione da questo progetto, sia in quanto capoluogo di regione, sia perchè è necessario proseguire con forza il lavoro svolto sinora in materia di contrasto allo spaccio e al consumo di droga. È evidente che questo Governo ed i rappresentanti istituzionali del centro-destra sia cittadino che a livello nazionale non si stanno affatto occupando di Perugia come dovrebbero: non si può abbassare la guardia, piuttosto occorre svolgere un’azione ancora più incisiva per continuare l’impegno sul fronte della legalità e della sicurezza. Proprio recentemente sono avvenuti episodi di spaccio e consumo di droga nei nostri parchi e molto spesso nelle vie cittadine sono state trovate siringhe utilizzate”.

“La scuola – prosegue la consigliera Borghesi – rappresenta l’istituzione più vicina alle famiglie, e necessita per questo di un lavoro sinergico di tutte le forze in campo, che hanno il dovere di renderla il più sicura possibile: presenza di siringhe, spaccio e fenomeni di microcriminalità nei pressi delle scuole sono fatti inaccettabili. Auspico” – conclude la Consigliera – “che da parte del Sindaco e della Giunta comunale ci sia una maggiore attenzione ed impegno per Perugia. Abbiamo chiesto che il sindaco intervenga tempestivamente, affinchè anche Perugia possa entrare a far parte del progetto “Scuole sicure”: nonostante la vittoria del centro destra anche a livello nazionale, appare fin troppo chiaro lo scarso interesse nei confronti della nostra città sinora, specie quando sono i fatti a parlare”.

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