Perugia, fiato sospeso per le maestre comunali. Spunta l’ombra del privato

PERUGIA – Nuovo blitz della maestre precarie dei servizi socio educativi in Comune. Le lavoratrici sono state ricevute dopo la conferenza dei capigruppo di ieri, alla presenza dei sindacati, ribadendo la gravità della loro situazione. Per sbloccare l’empasse servono nuove risorse, altrimenti, come ha detto l’assessore alla Scuola Dramane Waguè “dove non arriva il pubblico potrebbe arrivare il privato”.

E’ proprio questa l’accusa che piove su Waguè dai banchi dell’opposizione, centrosinistra e M5S, che hanno parlato dell’intenzione dell’amministrazione di esternalizzare il servizio. Palazzo dei Priori smentisce qualsiasi volontà di lasciare a piedi qualcuno, in un settore che vede il Comune in campo con 15 asili nido, tre scuole dell’infanzia, un centro per bambini e famiglie con un totale di 124 famiglie. L’attuale giunta ha bloccato un concorso di stabilizzazione, ma per ora tutto è rimasto appeso.

Se ne riparlerà martedì prossimo un una riunione della Commissione con l’intervento delle educatrici, il vicesindaco con delega al Personale Barelli e Wagué.

 

 

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