Perugia, Ikea: ok all’apertura ma resta il nodo sulla localizzazione, l’opposizione insiste con San Martino in Campo. Respinto l’odg

PERUGIA – Ok dell’apertura dell’Ikea ma sulla localizzazione la partita resta tutta da giocare.
La terza commissione consiliare ha affrontato oggi la questione e con 5 voti favorevoli, 6 astenuti e 1 voto contrario ha respinto l’ordine del giorno presentato da un consigliere del Pd, Michele Mirabassi, che chiedeva l’apertura dell’Ikea a San Martino in Campo.
Nell’ordine del giorno si chiedeva all’Amministrazione di portare avanti con rinnovata fermezza il dialogo con l’azienda Ikea, ponendosi come primo, ed ufficialmente unico, interlocutore degli svedesi;
prendere piena coscienza dell’interesse espresso dal territorio, valorizzando e difendendo la posizione di cittadini, associazioni, rappresentanti istituzionali;
specificare e supportare la tesi che il sito di San Martino in Campo è e resta la migliore delle possibilità per l’insediamento Ikea.
Maggioranza e opposizione all’interno della commissione si sono trovate d’accordo su quanto specificato nell’odg dal proponente, ovvero che l’apertura di un punto Ikea a Perugia rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio, per l’impatto economico sul capoluogo-sia in termini di occupazione che di indotto- e anche per la sua sostenibilità ambientale. Un’opportunità che già a suo tempo l’intero Consiglio comunale aveva ritenuto di dover cogliere votando a favore dell’insediamento. Tuttavia, le posizioni sono rimaste distanti sulla localizzazione dell’insediamento poiché, laddove l’opposizione ha insistito con fermezza sul mantenimento di San Martino in Campo come la migliore soluzione di insediamento di Ikea nel perugino, anche in considerazione del procedimento di rilascio delle concessioni già avviato, la maggioranza ha ritenuto di non dover porre pregiudiziali, lasciando la scelta del sito all’azienda, compatibilmente con il territorio.
E’ stato auspicato che la pratica Ikea, ferma da quattro anni, si possa riaprire qualora si rinnovi in modo concreto ed effettivo l’interesse da parte dell’azienda ad investire nel perugino e che si possa riprendere da parte dell’Amministrazione il dialogo con l’azienda, in modo diretto e senza intermediazioni.

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