Perugia, muore e dona il fegato. Per il Santa Maria è il quarto trapianto in tre mesi

PERUGIA – Il fegato di un 65enne morto ieri all’ospedale di Perugia salva un coetaneo del Lazio. L’uomo era ricoverato da alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Perugia. Ieri è sopraggiunto il decesso a seguito del quale i familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi.

Le diverse procedure di preparazione ed esecuzione del prelievo, secondo quanto riferisce una nota dell’azienda ospedaliera, sono state attuate da un’equipe multidisciplinare composta da chirurghi, anestesisti, medici di terapia intensiva ed operatori del laboratorio di immuno-genetica del servizio trasfusionale del Santa Maria della Misericordia.

Il centro regionale Trapianti, di cui è responsabile la dottoressa Tiziana Garzilli, nel frattempo aveva individuato tramite il registro nazionale trapianti la compatibilità con un paziente laziale, in attesa di trapianto di fegato da oltre tre anni.

L’intervento chirurgico è stato effettuato durante la notte dal dottor Luca Toti dell’Ospedale Tor Vergata di Roma, in collaborazione con i chirurghi dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Massimo De Santis ed Adolfo a Petrina della struttura complessa di Chirurgia Generale.

L’intervento è durato tre ore e vi hanno partecipato anestesisti e personale medico di terapia intensiva dottor Massimo Carria, Francesca Orfei e Rita Belfiori.

L’intervento chirurgico di trapianto è stato fatto nell’Ospedale Tor Vergata di Roma, è durato tre ore e vi hanno partecipato anche chirurghi, anestesisti e personale medico di terapia intensiva del nosocomio perugino.
Quello della notte scorsa, per l’ospedale perugino, è il quarto trapianto dall’inizio dell’anno.

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