Perugina, incontro al Mise: il tavolo si riunisce il 9 novembre. I sindacati: “Incontro interlocutorio, ma primi spiragli”
PERUGIA – Accordo aggiornato al 9 novembre al Mise sulla vertenza Perugina. Incontro interlocutorio ma, come spiega Maurizio Macchiesi della Flai Cgil, è venuto meno l’atteggiamento monolitico sugli esuberi. La Regione e il Ministero hanno anche dato la disponibilità a sostenere un piano che eviti gli esuberi.
“Tuttavia grazie alla grande mobilitazione dei lavoratori, di politica, istituzioni e società civile locale, per la prima volta l’atteggiamento monolitico dell’azienda ha vacillato. Per la prima volta non sono stati rimessi sul tavolo i numeri degli esuberi”. Lo dichiara Mauro Macchiesi, Segretario nazionale Flai Cgil, al termine dell’incontro al Mise.
“Per quanto riguarda la gestione responsabile degli esuberi che, come già annunciato, si determineranno con la fine della cassa integrazione, per scongiurare il rischio licenziamenti cogliamo favorevolmente l’invito del Vice Ministro Bellanova a impostare il dialogo ripartendo dagli impegni sottoscritti presso il Ministero del Lavoro l’11 gennaio 2017: confronto su eventuali modifiche dell’organizzazione del lavoro nonché percorsi di formazione e riconversione professionali per favorire la continuità occupazionale o la ricollocazione dei lavoratori coinvolti. “Siamo convinti che il piano presentato nel 2016 per il rilancio del sito perugino e per il suo sviluppo sostenibile, rappresenti la miglior scelta per prenderci cura del business e delle nostre persone”, ha dichiarato Massimo Ferro, Corporate Strategy Director “
“Il Gruppo Nestlé due anni fa ha definito gli investimenti e il tempo per fare di Perugina un hub internazionale per la produzione di cioccolato premium. Già ora il 40% dei volumi di San Sisto dipendono dalle commesse delle altre consociate europee. Con l’aiuto di tutti, vogliamo perseguire l’obbiettivo di dare un futuro sostenibile allo stabilimento di Perugia”, ha concluso Massimo Ferro.
Intanto il presidio si è concluso e ha riscontrato adesione massima. Al picchetto anche le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego davanti ai cancelli della Perugina in occasione dello sciopero e della mobilitazione #IoDifendoLaPerugina”, contro i licenziamenti annunciati da Nestlé nella storica fabbrica di cioccolato. A comunicarlo in una nota è la Fp Cgil dell’Umbria che annuncia la partecipazione al presidio di delegate e delegati delle Rsu del pubblico impiego e dei servizi pubblici. “Si può provare ad uscire dalla drammatica crisi sociale ed economica del Paese e dell’Umbria solo con l’unita del mondo del lavoro – afferma Fabrizio Fratini, segretario generale della Fp Cgil Umbria – per questo non faremo mancare il supporto di chi quotidianamente opera nei servizi pubblici, cercando di contrastare diseguaglianze, ingiustizie, vecchie e muove povertà. Al contempo – conclude il segretario Fp – auspichiamo che l’intera comunità cittadina risponda alla chiamata dei lavoratori della Perugina, come avvenuto in passato in altri territori, perché la loro battaglia è in realtà una battaglia di tutti”.