Perugina, 9 ottobre incontro presso Confindustria, 31 agosto sindacati in Consiglio

La data dell’incontro al Mise con la Nestlè sulla situazione della Perugina non è stata fissata ma sono invece in programma in Umbria due incontri a breve. Il primo si terrà lunedì 31 in consiglio regionale. Il presidente della seconda commissione, Giuseppe Biancarelli, ha proposto di invitare in audizione, i vertici aziendali della Nestlé -Perugina e le rappresentanze sindacali per un’informativa e un confronto sulla “delicata situazione occupazionale che si sta producendo in questi giorni
all’interno di una delle aziende-simbolo della nostra regione”.
Il primo di questi incontri sarà con le organizzazioni sindacali aziendali e si svolgerà lunedì 31 agosto, alle 11, nella Sala Trasimeno di Palazzo Cesaroni. “Come commissione – ha spiegato Biancarelli – seguiamo la vicenda con grande attenzione e preoccupazione, ritenendo altresì che anche l’Assemblea legislativa possa dare un contributo alla soluzione della delicata vertenza sulla quale va registrato il fattivo impegno dei Governi regionale e nazionale”.
Ma l’attenzione dei sindacati è già concentrata sulla data del 9 ottobre quando nella sede di Confindustria si incontreranno sindacati e azienda.
A dare l’annuncio di quest’incontro è la Fai Cisl che ieri ha riunito il comitato aziendale degli iscritti. “Una vertenza – ha spiegato il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Dario Bruschi- che ha già in calendario una data importante, che potrebbe rappresentare un punto di svolta: il prossimo 9 ottobre presso l’Associazione industriali, il sindacato incontrerà l’azienda. In quella sede – spiega- il sindacato chiederà non solo trasparenza sulla situazione attuale, ma anche e soprattutto su quella futura. Se non ci sarà illustrato il programma industriale – prosegue- in assemblea valuteremo con i lavoratori i modi e le forme di protesta e mobilitazione, soprattutto per condividere con gli stessi un percorso per la messa in sicurezza dei livelli occupazionali della realtà produttiva perugina”.
“Con la sottoscrizione del contratto di solidarietà – prosegue – l’azienda ha acquistato tempo per cercare di riconquistare importanti fette di mercato, attraverso il sacrificio importante, a livello economico, dei lavoratori, ma ad oggi non vediamo azioni improntate al recupero di questi volumi persi. Chiediamo pertanto all’azienda di tornare ad investire anche in Italia e non aspettare passivamente che ripartano i consumi sul mercato italiano, sostenendo la produzione industriale”.
Per la Fai Cisl Umbria diventa imprescindibile anche la salvaguardia della qualità contrattuale ed economica dei lavoratori, infatti “dobbiamo puntare a far raggiungere il livello di protezione dei full time agli altri dipendenti e non viceversa”. Bruschi parla poi di bilateralità. “Anche questo strumento, se rafforzato, potrebbe supportare concretamente i lavoratori coinvolti nella vertenza – aggiunge il segretario- e l’occasione ce la potrebbe dare il rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria degli alimentaristi che vedrà l’inizio della trattativa il 14 settembre. La salvaguardia della tutela dello stabilimento di San Sisto, il più importante nel settore alimentaristico a livello regionale, impegna tutta l’organizzazione, che vede coinvolta la categoria anche a livello nazionale, oltre che la Cisl confederale.
All’incontro con gli iscritti del 27 agosto, per questo, è intervenuto ancora una volta il segretario generale regionale Cisl Umbria, Ulderico Sbarra che ha sottolineato l’importanza della trattativa con la Nestlé – Perugina, auspicando che la stessa sia garantita come sempre con responsabilità e professionalità. Sbarra ha invitato tutti i soggetti coinvolti a “non creare allarmismi e a tenere fuori dalla vertenza ogni sorta di pretestuosità che porterebbe solo a generare problemi e confusione”. Rivolgendosi alle istituzioni ha rinnovato il suo invito “a sostenere le proposte del sindacato e dei lavoratori, senza cercare facili protagonisti”.

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