Più trasparenza, ecco il Piano triennale della semplificazione

PERUGIA – Più trasparenza, più partecipazione e più risparmi. Sono queste le linee guida del Piano triennale della semplificazione, approvato dalla Prima commissione di Palazzo Cesaroni dopo l’illustrazione dell’assessore regionale Antonio Bartolini. Hanno votato a favore la maggioranza e Nevi (Fi), mentre il M5S si è astenuto.

A Bartolini è toccato illustrare l’atto, sul quale “da settembre si sono svolti incontri partecipativi con gli stakeholders per acquisire le problematiche e capire la situazione. In base a queste l’assessorato ha predisposto delle linee guida che sono state messe sul sito della Regione per la partecipazione con il metodo notice-and-comment, ricevendo 48 contributi e attraverso un blog per un attento dialogo con i cittadini. Inoltre c’è stata un’analisi  del precedente Piano di semplificazione”. Bartolini ha voluto sottolineare come l’Umbria sia una delle Regioni più avanzate sotto questo profilo, grazie anche all’esperienza della scorsa legislatura che però “ha presentato delle problematiche: la prima è la percezione di quello che si è fatto, che non è stato avvertito dalle imprese e dal mondo produttivo, che non conoscono quali strumenti di semplificazioni sono stati portati avanti. La seconda problematica è che questi processi di semplificazione sono stati portati avanti da coloro che dovrebbero essere semplificati, con idee non sempre consone a quelle dei cittadini. Per questo serve costruire le misure attuative insieme a cittadini e stakeholders, attivando dei tavoli tematici con lavori che devono essere pubblici, trasparenti e continuamente aperti al pubblico e alla valutazione dei cittadini. Spesso la semplificazione viene fatta all’interno di tecnocrazie e non arriva ai bisogni dei portatori di interessi, cittadini o imprese che siano”.

Nelle Linee guida c’è l’innovazione: “perché è necessario trasformare i problemi in soluzioni, comprendere le criticità e offrire risposte efficaci e concrete. Un nuovo modo di agire orientato al cambiamento radicale, per restituire alla pubblica amministrazione in suo ruolo di servizio, avviando una nuova stagione che metta al centro le richieste di cittadini e imprese. Fondamentale il ruolo della “trasparenza e della partecipazione” per attivare forme di controllo democratico sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse, come presupposto per la piena partecipazione dei cittadini. Attivare un processo che stimoli la collaborazione tra pubblica amministrazione e cittadino, consentendo a quest’ultimo di contribuire attivamente, con critiche e proposta, a migliorare la qualità dei servizi”. Fondamentale l’obiettivo dell’alleggerimento dei cittadini, della riduzione dei costi con un’amministrazione regionale più semplice. Con più trasparenza e più semplificazione si aiutano le imprese. Da non dimenticare, in questo quadro, misure per una maggiore chiarezza anche negli atti della pubblica amministrazione, che devono diventare sempre più comprensibili passando dunque per un forte investimento sulla formazione del personale.

Nel dibattito, Maria Grazia Carbonari (M5S) ha detto di “apprezzare questo passo in avanti, è uno sforzo importante”. Raffaele Nevi (Fi) ha votato a favore “nella speranza che il piano per la semplificazione venga attuato, visto che il precedente è finito male”. “Il nostro voto sarà favorevole per sottolineare lo sforzo positivo che è stato fatto su un atto importante e significativo”, ha detto Giacomo Leonelli (Pd).

 

 

 

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