Primarie Pd, tour del sottosegretario Bocci a Spoleto, Foligno e Terni: “Necessario il sostegno a Matteo Renzi”

PERUGIA – Un tour dell’Umbria che ha toccato alcune delle principali realtà, in sostegno di Matteo Renzi e dei candidati in lista per l’Assemblea nazionale dem. Così ieri il sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci ha toccato Spoleto, Foligno e Terni in appuntamenti che hanno raccolto complessivamente quasi mille persone. La giornata si è conclusa a Terni con un appuntamento conviviale dove hanno partecipato Luca Barberini, per Perugia 2 e Fabio Paparelli, Roberta Isidori e Carlo Ottone. Presenti anche il sindaco di San Gemini Leonardo Grimani, il coordinatore della mozione Renzi a Terni Fabio Narciso e il consigliere comunale Michele Pennoni. Assente giustificato invece il consigliere regionale Eros Brega.

IMG_1419A tavola per parlare di Matteo Renzi e della necessità di sostenerlo alle prossime elezioni primarie c’era tanta gente comune, professionisti e lavoratori dipendenti, tutti accomunati dalla voglia di aiutare l’ex premier nella corsa alla segreteria del Pd. “Matteo Renzi – ha detto il sottosegretario Bocci – è l’unica persona in grado di combattere i populismi e creare un Partito democratico con una classe dirigente capace di stare tra la gente e guadagnare la fiducia dei cittadini. E’ questa infatti una nuova sfida: essere capaci di stare tra la gente. E’ proprio in questo quadro infatti – ha concluso Bocci – che si deve tenere conto della estrema mobilità del voto”.
Prima di Terni l’appuntamento era stato Foligno, dove il sottosegretario Bocci ha ribadito la necessità di sostenere Renzi in quanto è l’unico in grado di rilanciare le sorti del Partito democratico e di permetterne l’affermazione alle prossime elezioni. Con lui anche l’assessore regionale Luca Barberini.  “In Europa – ha detto Bocci – è in atto una grande trasformazione sociale, politica e culturale che sta portando alla frantumazione dell’opinione pubblica e alla messa in discussione delle tradizionali famiglie politiche europee, che rischiano di essere travolte dal populismo. Avevamo fondato il Pd perché convinti della necessità di avere un partito forte, inclusivo, in grado di dare cittadinanza a tante culture e di assicurare al Paese una guida all’altezza delle nuove sfide. Gli ultima fatti e la scissione del partito hanno messo in discussione il principio dell’inclusione, l’appuntamento del 30 aprile diventa quindi essenziale per rilanciare il Pd e fare in modo che si riappropri di una credibilità forte per poter guidare l’Italia”. “Renzi – ha continuato il sottosegretario – è l’unica possibilità che il partito ha per poter affrontare, tra qualche mese, una campagna elettorale complicata. E un Pd forte è l’unica speranza per il Paese di avere una maggioranza di governo stabile e adeguata”. Bocci si è anche detto “addolorato” per la scissione del Partito democratico e ha invitato tutti a partecipare alla primarie, votando Matteo Renzi, “per costruire un grande Pd, con leader forte, credibile e all’altezza”.

FullSizeRender (5)Sulla stessa linea Barberini, che ha sottolineato  come “l’Italia, dieci anni fa, sia stato il primo Paese in Europa ad avere un partito forte, dialogante, inclusivo, capace di parlare a tutti e di rappresentare le esigenze di tutti: un partito chiamato Pd, che oggi va rilanciato senza essere più ancorati a ciò che eravamo ma guardando a ciò che vogliamo essere”.
L’assessore ha anche evidenziato che “dobbiamo rendere il Pd più attento ai problemi della gente e meno ancorato a quelli interni, rilanciando i valori fondanti il partito per dare risposte efficaci a una società diversa: Macron in Francia ha ottenuto un quarto dei consensi senza essere né di destra né di sinistra, senza avere un partito alle spalle, ma semplicemente parlando al cuore della gente e ai loro problemi”. Da qui l’appello a “sostenere Matteo Renzi alle primarie, iniziando un nuovo percorso che renda il Pd protagonista in Italia e nei territori”.

FullSizeRender (6)Diversi gli interventi durante il dibattito, moderato da Andrea Shoen, tra cui quello particolarmente toccante di Manlio Marini, ex sindaco di Foligno, memoria storica della città e attuale esponente dell’Anpi , che ha detto: “Voglio morire in un Pd che rappresenti la povera gente, in un partito che sappia realizzare la giustizia sociale, che sappia cavalcare il necessario cambiamento: per questo voterò Renzi”.

La giornata era iniziata a Spoleto, con Bocci e Barberini, accompagnati da un altro candidato, Matteo Cardini, dal segretario provinciale PD Dante Andrea Rossi e dal segretario locale Claudio Montini. Tanti i motivi per cui votare Renzi messi in evidenza nel corso dell’incontro, soprattutto dal sottosegretario. In primo luogo è necessario sostenere Renzi perché l’ex premier è l’unico in grado di rafforzare il progetto del Partito democratico, costruendo un partito in grado di essere punto di riferimento in Europa. E’ proprio l’Europa infatti la nuova sfida, in un momento in cui la politica tradizionale presenta i segnali di cedimento come in Francia, dove i due partiti tradizionali non accedono neanche al ballottaggio. Con Renzi dunque – è stato detto – si aprirà una nuova stagione della politica, in grado di IMG_1412mettere al centro le persone e i bisogni delle persone, in modo corale e solidale.

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